di Cesare Lanza per LaVerità
Beppe Grillo
Secondo coloro che detestano il M5s, sarebbe in difficoltà: Luigi Di Maio, il candidato premier, non gli piacerebbe più di tanto; con Davide Casaleggio il feeling sarebbe men che tiepido. Ma non è così, non è la prima volta che Grillo viene descritto come propenso all’addio. Ma sarà lui e solo lui a deciderlo. Il movimento gli è fedele.
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Carlo De Benedetti
L’ex patron dell’Espresso-La Repubblica affonda nel brutto episodio della speculazione in Borsa, dopo due chiacchiere al telefono con Matteo Renzi. Irritante l’incredibile difesa: in una vera speculazione, avrebbe investito ben più di 5 milioni di euro (600.000 il guadagno in pochi giorni): per lui, bruscolini! Peggio il tacon del buso (proverbio nativo di Padova).
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Albert Rivera
Non è l’amatissimo ex campione del Milan: non si chiama Gianni, ma Albert, ed è il capo di Ciudadanos, in vetta nei sondaggi spagnoli, battezzato da El Pais come il favoritissimo alle elezioni (alle quali però mancano due anni). È un abile rottamatore: oggi è in Italia, forse incontra Matteo Renzi, magari gli darà qualche lezioncina tattica e strategica.
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Dario Nardella
Sostiene in modo spudorato che stravolgere il finale della Carmen (la sigaraia non è uccisa da don Josè, ma lo uccide) trasmette un alto messaggio culturale e sociale (quale? Comunque è un omicidio). Un ottuso sostegno al femminismo e alla lotta alla violenza sulle donne. L’aggravante? Nardella è anche un musicista…
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Gabriele Gravina
Nelle complicate trattative per designare il nuovo capo della Federazione calcio (si voterà il 29 gennaio) è cresciuto lentamente grazie alle sue qualità di equilibrio e buon senso. Nato a Sulmona, 64 anni, dovrà vedersela con Cosimo Sibilia (dilettanti) e Damiano Tommasi (Assocalciatori). Probabilmente si andrà al ballottaggio.
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Lionel Messi
L’Espresso – firme Vittorio Malagutti e Stefano Vergine apre un nuovo caso. «Messi connection. Una fondazione per aiutare i bambini. Ma gran parte delle donazioni resta al campione. Che rischia di chiudere la carriera in cella». Come finirà? «Già pizzicato una volta, la Pulce ha evitato il carcere pagando 30 milioni. Ora però…».