La casa di Mountain View ha acquisito nei mesi scorsi una startup che ha sviluppato una tecnologia per far vibrare i display come diffusori audio
I prossimi smartphone Pixel prodotti da Google potrebbero vantare una tecnologia ancora inedita nel mondo degli smartphone: display speciali in grado di funzionare anche da diffusori audio vibrando in modo impercettibile come fossero altoparlanti. È la logica ramificazione di una notizia emersa in questi giorni ma che la casa di Mountain View è riuscita a far passare sotto silenzio per mesi: l’acquisizione, secondo Crunchbase avvenuta addirittura ad agosto 2017, di Redux, una startup del Regno Unito attiva proprio in quest’ambito.
Il gruppo inglese è relativamente giovane e non si è mai avventurato nel lancio di un prodotto commerciale, rimanendo concentrato nello sviluppo delle sue tecnologie. Per Google d’altro canto i vantaggi dell’acquisizione sono chiari, soprattutto alla luce della volontà della società di imporsi sul mercato anche come produttore di gadget.
Tornando agli smartphone e ai tablet della serie Pixel, renderli capaci di diffondere musica e suoni dallo schermo eliminerebbe di fatto la necessità di ospitarvi un altoparlante dedicato. Ne risulterebbero benefici in termini di spazio risparmiato — uno speaker audio occupa millimetri cubi preziosi all’interno di prodotti che i costruttori non sanno più come rendere ulteriormente compatti e sottili — ma non solo: utilizzando questa tecnologia sigillata all’interno della scocca rendere i gadget a prova d’acqua sarebbe più semplice. Vibrando, gli schermi sottoposti al trattamento di Redux possono inoltre restituire una vibrazione in risposta al tocco delle dita, dando all’utente una sensazione molto più realistica rispetto a quanto fanno i comuni motori per la vibrazione su smartphone e tablet, solitamente posizionati in un angolo del gadget.
Chi ha provato dal vivo il sistema ideato da Redux ne loda la bontà, ma ancora non è dato sapere se e quando Google abbia effettivamente intenzione di adottarlo sui propri prodotti: il lancio dei nuovi smartphone è effettivamente lontano e di indiscrezioni a riguardo ancora non ne sono emerse.
La Stampa