«Se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità di Roma, Linda Meleo, nel corso della seduta delle commissioni capitoline congiunte Mobilità e Bilancio, nell’ambito dell’illustrazione della proposta di delibera per la proroga dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021 dell’affidamento ad Atac del servizio di trasporto pubblico nella Capitale. «Se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale – ha spiegato Meleo – piano che è ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto».
«Il nostro obiettivo è avere un servizio di trasporto pubblico in house in grado di erogare un servizio efficiente dopo decenni. Con questa delibera ci prendiamo 4 anni per valutare come organizzare il servizio dopo il 2021 e che può essere o con il rinnovo in-house o con l’eventuale messa a gara», ha spiegato illustrando la proposta di delibera per la proroga dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021 dell’affidamento ad Atac del servizio di trasporto pubblico nella Capitale. «Atac ha due anime – ha spiegato Meleo – una su ferro e una su gomma e organizzare una gara di questo tipo era impossibile in due anni. Questa proroga comporterà anche la proroga del contratto di servizio e il costo verso Atac per km erogato è già nel vecchio contratto quindi non cambiano le condizioni e i costi per Roma Capitale».
Il Messaggero