È un segmento editoriale tutto da decifrare ma che sa regalare felici sorprese agli editori, soprattutto in questo periodo di calo generalizzato di copie: l’enigmistica è un mercato quasi monopolistico in cui, però, continuano a debuttare mese dopo mese testate dedicate a rebus, parole crociate e indovinelli per tutti i gusti e livelli. La testata principe che domina è la Settimana Enigmistica ma di recente hanno iniziato a cimentarsi anche Tv Sorrisi e Canzoni di Mondadori con la sua Tv Sorrisi e Canzoni Enigmistica, Urbano Cairo con Enigmistica Più e sempre l’editore piemontese, questa volta tramite Rcs, con Oggi Enigmistica, peraltro segnando un’inversione di tendenza dopo che la precedente gestione del gruppo Corsera aveva ceduto tutto il polo enigmistico. Ci sono anche i quotidiani impegnati in giochi a schema libero, sudoku e anagrammi tra cui Quotidiano Nazionale-Qn (dorso sinergico di Resto del Carlino, Giorno e Nazione) che pubblica Enigmistica, oltre a riviste storiche come Domenica Quiz della Prs Mediagroup e molte altre ancora, da Enigmistica Moderna fino alle diversificazioni dalle trasmissioni tv in stile Reazione a catena, senza dimenticare i libri di cui Lezioni di enigmistica di Stefano Bartezzaghi è solo un esempio chiave. Insomma, a parte la poca fantasia nella scelta dei nomi delle pubblicazioni, gli appassionati hanno un’ampia scelta in costante evoluzione (anche scegliendo in base ai prezzi che oscillano dai 50 centesimi fino a 1,5 euro e poco più).Ricchezza nonostante i lettori di riviste cartacee non abbondino in Italia e sebbene, a detta di molti addetti ai lavori, enigmistica è sempre sinonimo di Settimana Enigmistica. Allora come mai nuovi giornali si cimentano in questo rebus editoriale? La motivazione è duplice, industriale e psicologica. Intanto, spiega a ItaliaOggi un editore, si tratta di pubblicazioni con costi di produzione contenuti. Certo, bisogna garantirsi un numero minimo di copie ma lo spazio sul mercato c’è (non esistono al momento dati certificati Ads sul segmento). E qui si entra nella psicologia del lettore di enigmistica: le testate vanno a caccia e trovano un lettore che è appassionato, fedele alle parole crociate, sempre alla ricerca di quella selezione di giochi che maggiormente gli piace (o soddisfa il suo grado culturale). L’importante è definire il proprio spazio di vendita, meglio se a debita distanza dalla Settimana Enigmistica che comprensibilmente, a detta di un altro editore, ci tiene a mantenere unica la sua identità grafica e di contenuti. Peraltro, un’ulteriore caratteristica di questo segmento editoriale, è che editori e direttori di riviste preferiscono non mostrarsi in pubblico e tantomeno amano rilasciare interviste. La stessa Settimana Enigmistica è ammantata di un’aurea misteriosa, non facendo dichiarazioni di nessun tipo, non fornendo materiale istituzionale e non aprendo (come altri) la redazione alla visita di estranei. Da un punto di vista industriale, comunque, le parole crociate portano guadagni seppur diversamente a seconda dei casi, ma la vendita di riviste di enigmistica insieme con periodici, quotidiani o autonomamente in edicola suggerisce che spesso queste testate hanno funzioni differenti.Nel caso di un quotidiano come Qn, per esempio, Enigmistica (fresca di restyling) è un «valore aggiunto che Resto del Carlino, Nazione e Giorno offrono ai lettori dei tre quotidiani. Non sentiamo la concorrenza dei nuovi arrivati», dichiara Pierluigi Masini, direttore della testata di Poligrafici Editoriale. «Per giunta, Enigmistica è un prodotto che va bene tutto l’anno, anche se ha un picco stagionale di vendita durante l’estate». Sotto l’ombrellone è tra i giochi più sani ed economici, come già cavalcato dalle campagne pubblicitarie di più case editrici. Qualcuno ha addirittura calcolato che, in media, ogni cruciverba di parole crociate costa a chi le fa 6 centesimi all’ora. Ma siccome non è tutto rose e fiori nel settore, c’è innanzitutto un problema da affrontare, a giudizio di un altro direttore, ossia che i costi bassi di produzione dipendono dal fatto che cruciverba e rebus vengono ideati perlopiù da service esterni. Esperti così specializzati e affidabili sono però difficili da trovare, anche perché bisogna stare attenti: l’appassionato di enigmistica non solo è molto critico verso gli errori ma pretende anche definizioni sempre differenti e aggiornate. Motivo per cui esistono interi database di definizioni, vero tesoro di questa tipologia di giornali, che vanno periodicamente rinfrescati (includendo nuovi papi, nuovi presidenti della repubblica e mode giovanili). A proposito di service esterni, nella ricognizione di ItaliaOggi sono solamente 3 quelli principali e consigliati. Comunque sia, il conto economico di una rivista di enigmistica può essere semplice da decrittare visto che i ricavi dipendono quasi interamente dal fatturato edicola. Pubblicità non ce n’è, tranne che in pochi casi come Enigmistica Più di Urbano Cairo (in quarta di copertina) che peraltro è stata la prima a comunicare il lancio di un’applicazione dedicata. Oggi molte testate hanno anche un sito internet, sia di sola presentazione dell’edizione cartacea sia con giochi interattivi, ma l’applicazione punta piuttosto a svecchiare il segmento editoriale e strizza l’occhio agli appassionati più giovani così come a quelli poco pazienti, che non vogliono aspettare l’uscita del numero successivo per conoscere le soluzioni dei giochi. Aspetto che porta dritto al cuore della seconda caratteristica del segmento editoriale: la psicologia dei lettori di enigmistica. Secondo molti direttori, è delicato trovare un equilibrio tra la difficoltà dei giochi in pagina e la soddisfazione dell’appassionato, perché «se il lettore non sa rispondere ai quesiti, non ti compra più». E per comporre il giusto compromesso c’è solo l’imbarazzo della scelta degli strumenti da utilizzare; più che tra tipi diversi di giochi la differenza è proprio nella loro creazione tra versioni più tradizionali e quelle meno istituzionali con foto e disegni. Il mix spazia da cruciverba grandi, medi o piccoli a quelli tematici con indovinelli e definizioni incentrati solamente su sport, storia o personaggi famosi. Tv Sorrisi e Canzoni Enigmistica, per esempio, «dedica alcuni giochi agli spettacoli, anche se una quota importante di pagine è composta sempre da cruciverba e quiz tradizionali», racconta Aldo Vitali, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni Enigmistica e dello stesso settimanale mondadoriano. «Una volta pubblicavamo questi passatempi solo su Tv Sorrisi e Canzoni, riservando più spazio in vista dell’estate. Ma poi i lettori hanno iniziato a chiedere più giochi durante tutto l’anno. Quindi abbiamo lanciato una testata specializzata, in linea anche graficamente con Tv Sorrisi e Canzoni». Ma nel tempo non ci sono mai state lamentele per errori o refusi, come succede anche ad altre testate? «Riceviamo tante lettere dai nostri lettori, con commenti sugli argomenti più svariati. Recentemente, su Tv Sorrisi e Canzoni, ci hanno segnalato che avevamo scritto in una rubrica che Caltagirone, in Sicilia, affaccia sul mare», ammette Vitali. «Io stesso, da grande amante dell’isola, ci sono rimasto male». Errori a parte, direttori ed editori concordano tutti che non ci sono limiti ai contenuti da inserire in cruciverba e quiz. Compresa l’età delle signore, showgirl o donne prestate alla politica che siano. Anzi, spesso sono gli uomini i più sensibili alla loro data di nascita.
Italia Oggi