“Non entro negli affari interni degli altri partiti ma non credo che il problema del Pd sia Renzi: il problema è l’esaurimento della funzione storica di quel partito. Come in tanti altri Paesi europei, anche in Italia la sfida è fra i moderati come noi, che si riconoscono nei valori liberali e cristiani del Ppe, e movimenti ribellisti, pauperisti, giustizialisti, come i grillini”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un’intervista al Corriere della Sera, riferendosi alle prossime elezioni politiche di marzo. FI ha proposto una flat tax che “determinerà un aumento e non una diminuzione del gettito. Quello che è certo è che da subito vi sarà un sensibile vantaggio per i contribuenti”. Secondo Berlusconi, “le aliquote fiscali sono troppo alte e le entrate troppo basse, e il modo più sicuro per aumentare le entrate a lungo termine è quello di abbassare le nuove aliquote”. Inoltre, “la flat tax, proprio perché semplice e non gravosa, renderà molto più difficile e meno conveniente l’evasione e l’elusione. Stimiamo che farà emergere molto sommerso, quindi nuovo gettito. Insomma non va finanziata, si finanzia da sola e fa bene ai conti pubblici”, ha osservato. “La nostra riforma fiscale – ha continuato – beneficerà soprattutto il ceto medio, perché noi faremo esattamente il contrario di quello che hanno in animo i grillini: aboliremo ogni imposta sulla successione e le donazioni, sulla prima casa e sulla prima auto. Non permetteremo che siano tassati due volte é i risparmi degli italiani, già colpiti da prelievo al momento dell’accumulo, né gli investimenti che quei risparmi hanno reso possibili, come l’acquisto della prima casa, che per noi è sacra”. Infine, “con Salvini non abbiamo passi avanti da fare, perché l’alleanza c’è e funziona. Lui ha uno stile e un linguaggio diversi dai nostri, ma sulle cose concrete non c’è alcuna difficoltà. Fuori dalla propaganda, Matteo è un interlocutore intelligente e pragmatico”, ha concluso.
ItaliaOggi