Valori anormali di Salbutamol, un broncodilatatore, registrati nella corsa a tappe spagnola
Choc nel mondo dello sport. Il ciclista britannico Chris Froome rischia di perdere l’ultima Vuelta a causa dei valori fuori norma registrati nell’ultima edizione del percorso a tappe spagnolo. A rivelarlo è un’inchiesta del Guardian e di Le Monde.
Il quattro volte vincitore del Tour de France è risultato positivo a un farmaco anti-asma (il broncodilatore salbutamolo) nella Vuelta 2017, poi vinta. Il controllo anti-doping che ha registrato «valori anormali» è stato fatto il 20 settembre ed è stato confermato ieri, martedì 12 dicembre, dal presidente dell’Unione ciclistica internazionale David Lappartient. L’Uci precisa che Froome non è sottoposto alla «sospensione provvisoria obbligatoria» in ragione della natura della sostanza incriminata trovata nelle analisi.
Il Guardian specifica che il team Sky, la squadra di Chris Froome, è al lavoro per contestare il risultato delle analisi. Sempre al quotidiano britannico il pluricampione ha dichiarato: «È noto che ho l’asma e so perfettamente quali sono le regole. Uso un inalatore per contenere i sintomi e sempre entro i limiti consentiti. Durante la Vuelta la mia asma è peggiorata e ho seguito il consigli del medico di squadra per aumentare il dosaggio di Salbutamolo. Ho intenzione di fornire ogni informazione l’Uci mi richiederà».
Ma adesso, secondo Le Monde, la partecipazione del “keniano bianco” alle prossime edizioni del Giro di Italia e del Tour de France potrebbe essere messa in discussione.
Giorgio Viberti, La Stampa