E’ morto a Napoli l’avvocato Maurizio De Tilla, una delle figure di spicco dell’avvocatura italiana, protagonista di numerose battaglie per la professione forense, come quella contro le liberalizzazioni. Nato nel 1941, napoletano, De Tilla, avvocato civilista, ha presieduto l’Ordine degli avvocati di Napoli, la Cassa di previdenza forense, e, tra il 2008 e il 2013, e’ stato presidente dell’Organismo unitario dell’Avvocatura. In seguito ha guidato l’Associazione nazionale avvocati italiani. A ricordare De Tilla oggi e’ anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando: “E’ stato un appassionato e intelligente attivista per la difesa della dignità’ della professione forense. Ci mancherà il suo impegno. Lo ricordiamo con affetto. Ha presieduto – continua il Guardasigilli, che esprime condoglianze ai familiari e ai colleghi – la Cassa forense e l’Organismo unitario dell’avvocatura, e’ stato alla guida della Federazione degli Ordini forensi europei e per questo e’ stato un importante interlocutore per chiunque si sia approcciato al sistema giustizia”. “Ci addolora dover porgere l’ultimo saluto all’avvocato Maurizio De Tilla, che si e’ spento oggi a Napoli a causa di una malattia – dichiara Luigi Pansini, presidente dell’Associazione nazionale forense – salutiamo con grande affetto, ricordandone il sincero ‘attaccamento alla maglia’, ovvero a quella toga che ha indossato per decenni, e l’impegno profuso nella rappresentanza degli avvocati, di cui ha sempre voluto preservare i valori di moralità, civiltà e indipendenza. Il nostro cordoglio ai suoi cari”.