Con i nuovi strumenti di pagamento, come i bitcoin, “gli intermediari tradizionali sono ora esposti a un grado piu’ elevato di competizione da parte delle piattaforme digitali, che sono a loro volta servizi di pagamento. Le banche non competono piu’ solo tra loro e devono gestire le sfide che vengono dalle fintech”.
Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel corso del convegno “La trasformazione digitale nell’Ecosistema dei pagamenti al dettaglio”. “Oggi non sappiamo se i nuovi strumenti digitali di pagamento sostituiranno completamente quelli fisici e quando questo potrebbe accadere”, ha osservato Visco sottolineando che “come fornitori di valuta, le banche centrali devono assicurare di essere al passo con la tecnologia e, come autorita’, devono garantire che il pubblico continui ad avere fiducia nel sistema di pagamento, che sia fisico o di tipo digitale”.
Il governatore ha poi messo in evidenza come la tecnologia del blockchain, database sugli scambi in bitcoin registrati dal 2009 a oggi, “sta ricevendo una grande attenzione da parte dei professionisti e dei mercati finanziari ma e’ usata, talvolta, in modo perverso”. “Non molto tempo fa -ha spiegato il governatore- il prezzo delle azioni di una societa’ britannica e’ piu’ che triplicato dopo che i giornali hanno riferito che la compagnia nel proprio piano voleva aggiungere la parola blockchain”. “Il guadagno era cosi’ grande -ha sottolineato – che la societa’ si senti’ in dovere di chiarire pubblicamente che il suo sviluppo di prodotti blockchain era ancora in una fase iniziale di ricerca e sviluppo”.
Secondo Visco, come con tutte le tecnologie, dal blockchain sono attesi “miglioramenti dell’efficienza e, secondo i sostenitori, alcuni di questi miglioramenti giungeranno dalla diffusione piu’ facile delle informazioni e hanno il potenziale di modificare il contesto dei sistemi di pagamento.
Tuttavia – ha avvertito il governatore – la portata di questo impatto resta incerta, dato che molti aspetti dell’attuazione pratica del sistema continuano ad essere sconosciuti”.
“La rivoluzione digitale sta ponendo nuove sfide alle banche centrali, sia come regolatori dei sistemi di pagamento sia come fornitori di infrastrutture di pagamento e denaro. Molte di loro sono gia’ state affrontate, ma molte sono ancora in attesa”, ha proseguito il primo inquilino di palazzo Koch spiegando che “la diffusione delle tecnologie digitali ha effetti pervasivi nella nostra societa’ e la sua evoluzione cosi’ rapida promette benefici ma crea anche nuove sfide per i sistemi di pagamento e i suoi stakeholders”.
Visco ha poi spiegato che “attraverso investimenti significativi nella tecnologia nel settore dei pagamenti, sia le banche centrali che gli operatori di mercato hanno aumentato l’offerta di servizi di pagamento efficienti e assicurato la loro sicurezza e affidabilita’ per favorire la fiducia del pubblico nei nuovi mezzi di pagamento elettronici”.
Un avvertimento sui bitcoin e’ arrivato anche Yves Mersch, membro dell’Executive board Bce. “Dato il carattere speculativo del contesto di mercato delle valute virtuali e di altre tipologie di attivita’ finanziarie virtuali, va tenuto presente che, essendo appunto per definizione virtuali, queste -ha sottolineato Mersh- non rappresentano un credito nei confronti di un’emittente e non si qualificano formalmente come valuta”.
“Il loro potere di acquisto -ha aggiunto il membro dell’Executive board Bce- e’ soggetto ad ampie oscillazioni e dipende esclusivamente dall’attivita’ di mercato degli speculatori. Resta da vedere se queste valute virtuali possano essere considerate strumenti alternativi di pagamento per i consumatori, eccetto in casi estremi come negli Stati falliti, e in quale misura siano in grado di competere con le soluzioni che gli operatori sapranno sviluppare nel piu’ sicuro ed efficiente mercato europeo dei pagamenti al dettaglio”.
“La Bce continua a seguire questi sviluppi, non soltanto nell’ottica delle infrastrutture di mercato, ma anche dal punto di vista della politica monetaria, della stabilita’ finanziaria e della vigilanza prudenziale”, ha concluso Mersch sottolineando che “mentre continueremo a soddisfare pienamente la crescente domanda di banconote sicure ed efficienti, al tempo stesso sperimenteremo anche le potenzialita’ del contante con diverse tecnologie digitali”.
ItaliaOggi