Un fondo per il sostegno dei caregiver, i familiari che assistono disabili o anziani gravemente ammalati, è atteso da 20 anni. Ieri, la svolta. La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera bipartisan all’emendamento che stanzia sessanta milioni nel triennio 2018-2020, utilizzando in parte l’accantonamento del Mef, per garantire «la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale». Domani il voto in Aula. Si riduce, invece, lo sconto per il superticket sanitario.
Si stima siano 3,3 milioni in Italia i parenti che accudiscono bambini con gravi patologie congenite, croniche e degenerative, non autosufficienti, anziani non più in grado di prendersi cura di sé, bisognosi di «assistenza globale e continua di lunga durata». L’emendamento fa rientrare tra i potenziali beneficiari del fondo il coniuge, il convivente, «anche dello stesso sesso» o «di fatto», i familiari «entro il terzo grado», i «titolari di indennità di accompagnamento». Prima firmataria dell’emendamento, poi sottoscritto da tutti i gruppi, nessuno escluso, e da oltre 150 senatori singolarmente, è Laura Bignami: «L’approvazione unanime – dice con orgoglio – è un il primo passo per affrontare un dramma, ma sia chiaro che non è vittoria di questo o quello: è stata una battaglia comune e sarebbe scorretto rivendicarne la paternità per fini politici o elettorali». Tra i firmatari Casini, Calderoli, Zanda, Zavoli. E i campani De Cristofaro, De Siano, Longo, Pepe, Sibilia, Sollo. La parlamentare del Movimento X sottolinea però che «molto resta da fare». Il prossimo passo è definire «in modo puntuale, anche al fine di evitare abusi, gli ambiti di utilizzo del fondo ma anche la platea degli aventi diritto». Le risorse sono naturalmente al di sotto del fabbisogno reale, superiore ai 100 milioni all’anno. «Mi auguro – aggiunge Bignami – che, pur nel poco tempo che ci resta prima della fine della legislatura, si riesca ad approvare il disegno di legge sul caregiver, il cui esame è fermo in commissione lavoro del Senato, accelerandone i lavori in sede deliberante». Un obiettivo condiviso dal presidente della commissione. Maurizio Sacconi scrive sul blog dell’Associazione amici di Marco Biagi: «L’approvazione unanime dell’emendamento che stanzia un primo (modesto) fondo premia l’impegno lungo tutta la legislatura della senatrice Bignami e la volontà unitaria della Commissione. Il relatore dei ddl Angioni, Bignami, De Petris, senatore Pagano», dimessosi «da relatore in assenza della disponibilità del Governo a finanziare il provvedimento». Grazie all’emendamento, «ora potremmo tentare» di far passare il disegno di legge «in sede legislativa, se la data di scioglimento delle Camere lo consentirà. Daremmo finalmente una risposta alla domanda di tutela che sale dai molti invisibili». In prima linea nella battaglia sui caregiver, Toni Nocchetti, presidente dell’associazione Tutti a scuola, invece afferma: «Come tutti i precedenti provvedimenti in materia, la legislatura che finisce interviene con misure spot che non danno risposte ai disabili e alle loro famiglie. In compenso, fornisce un formidabile alibi a chi cerca solo visibilità».
Il Mattino