L’astensione dal lavoro durerà 24 ore
Si allarga lo sciopero dei lavoratori di Amazon e a incrociare le braccia per il Black Friday sono anche i “Green Badge”, i lavoratori che vanno ad ingrossare le fila dei dipendenti del colosso dell’e-commerce nei periodi più caldi di lavoro.
Il Black Friday 2017 «segna anticipatamente un primato, ma non per un record di vendite: sarà la prima giornata di sciopero delle lavoratrici e lavoratori italiani indetta in Amazon, nello stabilimento di Castel San Giovanni a Piacenza» scandiscono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno indetto lo sciopero con le categorie dei somministrati Felsa Cisl, Nidil Cgil Uiltemp.
«L’assemblea dei lavoratori, a fronte della latenza, che ormai si protrae da più di un anno, sulle proposte avanzate dai sindacati per una contrattazione aziendale, ha proclamato una giornata intera di sciopero in concomitanza con il Black Friday e il blocco delle prestazioni lavorative in straordinario fino alla fine dell’anno.
L’astensione dal lavoro inizierà con il turno mattutino di venerdì 24 novembre e terminerà all’inizio del medesimo turno, la mattina di sabato 25 novembre» ribadiscono le sigle sindacali. «Purtroppo per Amazon non solo il lavoro è una merce, ma anche il lavoratore lo è, ed è una merce deperibile: fintanto che tu lavoratore sei funzionale ai ritmi dell’azienda sei Ok. Se ti “rompi”, svanisce l’incantesimo» incalzano i sindacati segnalando che il conflitto si inserisce in un panorama sindacale che vede «dalla Germania alla Francia dei rapporti tesi con le organizzazioni dei lavoratori; relazioni sindacali in punta di diritto e senza un vero e proprio confronto».
Felsa Cisl, NIdiL Cgil e Uiltemp, organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori somministrati, hanno quindi proclamato per il Black Friday anche lo sciopero dei somministrati e chiedono di «aprire un percorso per dare stabilità e continuità all’occupazione e condizioni di lavoro decenti in Amazon».
Nello specifico si chiede all’utilizzatore e alle agenzie coinvolte (Adecco, Manpower, Gi Group) la riduzione del turn over, l’allungamento della durata dei contratti in somministrazione e la condivisione di percorsi di stabilizzazione, il rispetto della parità di trattamento retributiva sui livelli di inquadramento e sulla negoziazione di premi economici integrativi, un utilizzo corretto del Monte Ore Garantito, ritmi di lavoro che non mettano a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori.
La Stampa