“Solo la Cgil ha espresso un parere contrario alla proposta del governo. Questo non fa bene all’unità sindacale. La Cgil ha sbagliato”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito al tavolo tecnico con il governo sul tema delle pensioni. “Sono convinta – ha aggiunto Furlan – che quando si fa un negoziato e si portano a casa risultati importanti questo deve essere chiuso positivamente. Semmai oggi dovremmo vigilare affinché nel percorso della Finanziaria queste cose vadano veramente nelle tasche dei lavoratori”. “Abbiamo espresso – ha proseguito Furlan – un giudizio molto positivo sulla sintesi del governo. Diamo un parere positivo perché tutto questo è coerente con l’accordo che avevamo fatto in precedenza sulla previdenza. L’anno scorso abbiamo portato a casa l’Ape social per i lavori gravosi, la 14esima per i pensionati sotto i mille euro al mese e il cumulo gratuito dei contributi per i giovani. Quest’anno portiamo a casa il blocco dell’aspettativa di vita sia per le pensioni di anzianità che quelle di vecchiaia per 15 categorie e un sistema di calcolo diverso e più vantaggioso per i lavoratori. Possiamo dire di aver fatto passi avanti notevoli”. Mano tesa al governo anche da parte della Uil. “Gli impegni assunti dal Governo sulla previdenza sono importanti. E’ bene non dimenticare che nella legge di bilancio, il Governo non aveva previsto alcun intervento sulle pensioni. Grazie all’azione del sindacato e a un confronto sviluppatosi negli ultimi 20 giorni, sono stati definiti 12 interventi che saranno recepiti nella legge di bilancio”, dice il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. “Tra le principali misure – prosegue – ci sono l’esenzione per 15 categorie di lavoro gravoso dall`adeguamento alla speranza di vita, la revisione strutturale del suo meccanismo e la costituzione di una commissione scientifica per studiare le aspettative di vita nei diversi settori lavorativi. Il Governo si è impegnato a estendere l`Ape sociale e la pensione anticipata per i precoci a operai e braccianti agricoli, marittimi, addetti alla pesca, siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti ad alte temperature e a prorogare l`Ape sociale al 2019. Si è riconosciuta la necessità di eliminare le disparità di genere che penalizzano le donne con un primo intervento che prevede un anno di anticipo, fino a un massimo di due, per ogni figlio, sull`anzianità contributiva per l`accesso all`Ape sociale. Si costituisce un fondo nel quale confluiranno tutte le risorse non spese per interventi previdenziali e, finalmente, si istituisce una commissione per separare la spesa assistenziale da quella previdenziale. Viene estesa la fiscalità di vantaggio ai lavoratori pubblici nella previdenza complementare, con una riduzione di quasi 10 punti. C’è, inoltre, l’impegno a rendere più flessibili e adeguate le pensioni dei giovani”.
Secondo Proietti “questi interventi costituiscono un ulteriore passo in avanti per cambiare la legge Monti-Fornero, dopo gli importanti provvedimenti dello scorso anno. Per la Uil, la vertenza previdenza continua e si svilupperanno tutte le iniziative necessarie nei riguardi del Parlamento e delle forze politiche per avviare la ‘fase 3′”.
ItaliaOggi