Le news riguardanti il mondo dell’editoria ci consegnano un quadro della situazione non buonissimo. Pensate a Rcs e al Gruppo 24 ore, che hanno reso noti i loro risultati certamente non fortemente brillanti.
Concentriamoci sui dati riguardanti il gruppo 24 Ore. Nel periodo gennaio-settembre 2017, il Gruppo guidato dall’amministratore delegato Franco Moscetti ha conseguito ricavi consolidati pari a 168,3 milioni di euro che si confrontano con un valore rideterminato pari a 193 milioni di euro dello stesso periodo del 2016 (-24,7 milioni di euro, pari al -12,8%). Tale variazione è dovuta in particolare alla diminuzione dei ricavi editoriali pari a 10,8 milioni di euro (-11,8%), al calo dei ricavi pubblicitari pari a 8,4 milioni di euro (-10,4%).
Notate come il calo dei ricavi pubblicitari nel terzo trimestre 2017 è stato pari al 7,6% rispetto al calo registrato nel primo semestre 2017 pari all’11,5%. La diffusione cartacea media per il periodo gennaio-settembre 2017 è pari a circa 93 mila copie (-24,1% vs 2016). La diffusione digitale è pari a circa 86 mila copie (+0,5% vs 2016). La diffusione cartacea sommata a quella digitale è complessivamente pari a 179 mila copie medie (-14,0% vs 2016). Relativamente alle copie vendute medie nel periodo gennaio-settembre 2017, le cartacee sono pari a 83 mila copie (-23,1% vs 2016).
E non va certamente meglio al gruppo Rcs, presieduto, da Cairo. Leggete questi dati: i ricavi netti consolidati di Gruppo si attestano a 657,7 milioni di euro, in flessione di 51,7 milioni rispetto al pari periodo 2016. Il calo si attesterebbe a 13,8 milioni escludendo dal confronto eventi disomogenei tra i quali principalmente la cessazione di alcuni contratti di raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi (ricavi per 1,2 milioni nei primi nove mesi del 2017 rispetto a 22,8 milioni nei primi nove mesi del 2016), il diverso piano editoriale dei collaterali (-13,5 milioni) e la revisione della politica promozionale in Spagna (-2,5 milioni).
I ricavi pubblicitari ammontano a 284,4 milioni di euro rispetto ai 318 milioni del pari periodo 2016. Il decremento risulterebbe pari a 7 milioni al netto degli effetti dovuti a disomogeneità tra i due periodi a confronto, in particolare la citata cessazione di alcuni contratti con editori terzi e la presenza nel 2016 di eventi sportivi di rilievo, compensati dall’anticipazione al primo semestre dell’Abu Dhabi Tour.
I ricavi editoriali sono pari a 263,2 milioni di euro, in flessione di 27,6 milioni rispetto al pari periodo 2016. Su base omogenea il calo, per effetto dell’andamento dei mercati di riferimento, si attesterebbe a 13,4 milioni.