Scoperta dalla polizia postale di Bolzano una rete di pedofili su una piattaforma di voip criptato. La Polizia di Stato di Trento ha arrestato 10 persone, eseguito 47 perquisizioni e sequestrato ingente materiale informatico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori. Le indagini hanno preso il via dall’arresto di un 38enne altoatesino, avvenuto il 1 febbraio 2016, trovato in possesso di ingente materiale digitale (foto/video) contenente esibizioni pornografiche di minorenni, materiale che l’arrestato diceva di aver scaricato da internet, e quindi ceduto da soggetti dei quali non era in grado di indicare elementi utili all’identificazione. Le sue dichiarazioni hanno però insospettito gli investigatori della Polizia delle Comunicazioni i quali hanno individuato, tra le prove digitali del computer sequestrato, un intenso utilizzo dell’applicazione Voip e una rubrica composta da un centinaio di contatti dislocati su tutto il territorio nazionale.
Nell’inchiesta è coinvolto anche un magistrato dalla Corte d’appello di Reggio Calabria, Gaetano Maria Amato, 58 anni. La notizia del suo arresto era stata diffusa il 2 ottobre scorso. Le indagini, condotte dalla polizia postale di Bolzano e coordinate dal pm trentino Davide Ognibene, sono iniziate circa un anno e mezzo fa. Da qui gli investigatori riescono a tirare le fila su ben 48 persone coinvolte le cui attività di produzione e condivisione di materiale illecito prendono il via in Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna.
Sono tre i laziali coinvolti nell’operazione Black Shadow condotta dalla polizia Postale di Bolzano che ha sgominato una organizzazione dedita alla produzione e divulgazione di materiale video pedopornografico. Tra gli arrestati vi è C.C. 43 anni di Roma dipendente di una pubblica amministrazione al quale gli agenti della polizia postale di Roma, incaricati della perquisizione, hanno trovato una ingente quantità di materiale. Arrestato anche O.P. pensionato 60enne di Ardea. Denunciato a piede libero, un artigiano 43enne di Roma. In tutto sono 10 gli arrestati e 47 gli indagati. I tre laziali avevano contatti di scambio diretti con il 35enne altoatesino ritenuto al vertice dell’associazione. L’ipotesi di reato contestato è l’associazione a delinquere finalizzata alla produzione e divulgazione materiale pedopornografico.
Il Messaggero