Il gruppo francese dei cosmetici vola in Borsa a Parigi. La multinazionale svizzera, secondo socio con il 23%, potrebbe lanciare un’Opa. Il ruolo dell’unica figlia, Françoise, che siede nel board
All’apertura dei mercati le azioni L’Oréal hanno subito preso il volo in Borsa a Parigi, con un rialzo del 5%, il titolo migliore dell’indice Cac 40 e dell’indice paneuropeo Stoxx 600. La morte dell’erede del leader mondiale dei cosmetici, Liliane Bettencourt, mercoledì notte a 94 anni, potrebbe infatti cambiare i legami storici tra L’Oréal e Nestlé.
La famiglia Bettencourt, controlla il 33% de L’Oréal, mentre Nestlé è il secondo azionista con il 23%. L’ingresso della multinazionale svizzera dell’alimentare risale l 1974, quando temendo che la società potesse essere nazionalizzata dopo le elezioni francesi, Bettencourt scambio quasi la metà della sua partecipazione in L’Oréal per il 3% di Nestlé. L’intreccio azionario ha dato vita a un patto di sindacato che è scaduto nel 2014.
Secondo gli accordi pattuiti, i due azionisti di controllo non possono comprare nuove azioni in L’Oréal e aumentare la propria partecipazione per almeno 6 mesi dopo la morte di Bettencourt. Nestlé ha inoltre il diritto di prelazione nel caso in cui la famiglia Bettencourt volesse vendere la propria quota. «Ora si riaccenderà inevitabilmente la speculazione sulle intenzioni di Nestlé», valutano gli analisti di Jefferies in un Report, segnalando una doppia prospettiva. Françoise Bettencourt-Meyers, figlia unica di Liliane, potrebbe decidere di aumentare la partecipazione, ricomprando la quota in mano a Nestlé. In alternativa a muovere potrebbe essere Nestlé, che potrebbe puntare a comprarsi tutta L’Oréal, lanciando un’Opa totalitaria. Un duplice scenario che eccita il mercato.
Françoise, che con la madre ha avuto soprattutto negli ultimi anni una relazione tempestosa, anche nelle aule dei tribunali, siede nel board de L’Oréal. Giovedì ha ribadito il suo impegno a sostegno della società e del management, in una nota diffusa dopo l’annuncio della morte della madre: «In questo momento doloroso per noi, vorrei reiterare, a nome della mia famiglia, la nostra totale dedizione e lealtà verso l’Oréal e rinnovare la mia fiducia nel suo presidente Jean Paul Agon e nel suo team in tutto il mondo», ha affermato.
Anche il management di L’Oréal potrebbe entrare nella partita, lanciando un piano di acquisto di azioni proprie. La società del lusso, che già controlla il 9,4% del gruppo farmaceutico francese Sanofi, una quota che vale circa 10 miliardi di euro, potrebbe diventare quindi un socio di rilievo. Le azioni di Sanofi sono in rialzo dell’1%, mentre quelle di Nestlé a parigi salgono dell’1,1%.
Giuliana Ferraino, Corriere della Sera