Nessuno si aspettava un improvviso ritorno di fiamma, anzi, il triste evento era già atteso da tempo, certo è però che ai possessori di un Windows Phone non farà piacere sapere che Microsoft ha ufficialmente terminato il supporto per Windows Phone 8.1, staccando la spina a ogni eventuale aggiornamento futuro per milioni di smartphone. Il tutto a soli 36 mesi dal suo lancio.
Secondo le stime di AdDuplex infatti l’80% degli smartphone con sistema operativo Windows in circolazione utilizzano ancora Windows Phone 7, 8 o 8.1. Per adesso dunque viene confermato l’aggiornamento e il supporto solo per i telefoni che utilizzano Windows Phone 10, almeno fino al 2018, anche se ancora non è dato sapere in cosa consisteranno questi aggiornamenti, visto che il prossimo Windows 10 Fall Creators Update previsto per PC non include novità per gli smartphone.
Questo non vuol dire che improvvisamente i telefoni smetteranno di funzionare, solo che progressivamente (anzi, in alcuni casi è già così) le app di terze parti, come Facebook, Messenger o Whatsapp, non verranno più aggiornate e probabilmente smetteranno di funzionare correttamente. Lo stesso vale per eventuali funzioni integrate con Windows 10, come la sincronizzazione della posta e del calendario, per non parlare degli aggiornamenti per vulnerabilità o bug rimasti da correggere.
Con questa notizia termina quindi l’era dei coloratissimi telefoni Lumia, che fino ad oggi avevano rappresentato una gradita variazione al design sempre più monotono degli smartphone moderni, in cui la grandezza dello schermo tende a omologarne l’aspetto. Anche dal punto di vista del sistema operativo i Windows Phone si distaccavano dalla concorrenza con una interfaccia piacevole, semplice da usare, ma purtroppo azzoppata da una cronica mancanza di app e aggiornamenti importanti.
D’altronde l’avventura di Microsoft nel mondo della telefonia non è iniziata sotto una stella particolarmente benevola: dopo aver sottovalutato l’arrivo di iPhone, Microsoft e Nokia avevano unito le forze nel 2011 per tentare di recuperare terreno, unione d’intenti culminata nel 2013 ad opera di Steve Ballmer con l’acquisizione di tutto il settore di telefonia mobile dell’azienda finlandese .
La scelta si rivelò particolarmente dispendiosa e portò a una serie di ristrutturazioni e licenziamenti, mentre iOS e Android presidiavano il 98% del mercato.
Oggi Nokia è tornata sulla scena con una nuova gamma di telefoni Android, più la mossa pubblicitaria del 3310, mentre Satya Nadella ha smesso di dire “mobile-first, cloud-first” nelle sue presentazioni e sta concentrandosi per integrare meglio i propri servizi con Android e iOS, affidandosi al vecchio adagio “Se non puoi batterli, unisciti a loro”.
Il Secolo XIX