In arrivo una soluzione per le imprese che vendono online.
Nel 2016 spesi sul web 22,3 miliardi di euro con carta di credito, +16,8% sul 2016.
CartaSi cavalca il trend di crescita della spesa online puntando sul mondo digitale con una soluzione di pagamento chiavi in mano, X-Pay, dedicata all’e-commerce. La nuova proposta, che integra l’accettazione sia dei principali circuiti di pagamento sia dei più diffusi wallet (i portafogli digitali), si rivolge soprattutto alle piccole e medie imprese italiane che vogliono vendere sul web attraverso il proprio sito.
L’obiettivo è arrivare ad alcune migliaia di installazioni all’anno.
Il mercato in cui ci si muove è quello delineato dai dati dell’Osservatorio Acquisti CartaSi, secondo cui nel corso del 2016 gli italiani hanno speso online 22,3 miliardi di euro con carta di credito, in crescita del 16,8% rispetto al 2015. La spesa sul web sta aumentando nelle diverse categorie, dal dettaglio non alimentare (+44,7%), a viaggi e trasporti (+8,4%), informatica e beni digitali (+17,9%), abbigliamento e calzature (+20,4%), beni per la casa (+ 4,5%), alimentari (+21,7%), oltre ad alberghi e ristoranti (+17,9%).
«Il mondo del commercio elettronico è spaccato in due famiglie: la fetta più grossa è rappresentata dai grandi aggregatori globali, come Amazon e Booking.com, che offrono la possibilità in maniera indiretta alle piccole imprese di avere un approccio online, e poi c’è una fetta più piccola, che pesa per un terzo, in cui ci sono i siti dei singoli alberghi, ristoranti, negozi e così via. È in questa seconda area che noi possiamo avere il ruolo di abilitatori all’e-commerce», spiega Enrico Trovati, merchant & services director di Icbpi CartaSi. «In quest’ambito il ruolo di facilitatore del commercio elettronico attiene a tre player, ovvero gli sviluppatori tecnologici, gli operatori come CartaSi che abilitano il pagamento e gli operatori logistici come le Poste e i corrieri».
Puntando su questa parte del mercato è stata progettata X-Pay (che verrà presentata al NetComm Forum in programma domani e dopodomani), una soluzione che integra in una sola piattaforma l’accettazione sia dei principali circuiti di pagamento (Visa, Mastercard, Visa Electron, V-Pay, Maestro, American Express, Diners), sia dei più diffusi wallet (MySi, PayPal, MasterPass), ottimizzata per i dispositivi mobile, tablet e desktop. «Questa offerta indirizza l’interesse di due pubblici, ovvero l’imprenditore stesso e gli sviluppatori.
Uno dei vantaggi è che si può sottoscrivere in maniera immediata e veloce, perché si attiva in 48 ore e direttamente online», continua Trovati. «Abbiamo strutturato l’offerta in modo molto semplice: c’è una versione, X-Pay Easy, per cominciare a vendere sul web con un servizio chiavi in mano, e una versione, X-Pay Pro, con componenti più specifiche come la gestione delle valute straniere e la memorizzazione delle carte all’interno del sito, e poi un pacchetto indirizzato alle grandi corporation. Dal punto di vista dello sviluppatore il vantaggio, oltre alla sottoscrizione rapida, è l’integrazione immediata con le altre piattaforme tecniche dell’e-commerce, come quelle che gestiscono il catalogo e il carrello».
Per X-Pay Easy si paga un canone di 14,90 euro mensili (con una commissione del 2,4% sul transato), per X-Pay Pro si tratta di 24,90 euro mensili (con una commissione dell’1,9%).
Per promuovere il prodotto, «agiremo insieme alle nostre banche partner per sensibilizzare gli esercenti e anche attraverso comunicazioni dirette. Inoltre, a breve saremo in grado di fornire ai clienti che hanno il nostro pos in negozio e che scelgono X-Pay una reportistica integrata sia delle vendite sia della contabilità», osserva il manager.
I settori su cui si punta di più sono il turismo, con hotel e ristoranti, le imprese che vendono made in Italy e che vogliono esportare, e negozi di vario tipo.
Irene Greguoli Venini, Italia Oggi