Con l’eliminazione del Barcellona e il passaggio alle semifinali, i bianconeri vedono quota 100 milioni di incassi dalla campagna europea. Vincere la coppa regalerebbe al club oltre 113 milioni. E il valore del titolo è più che raddoppiato in tre mesi
L’erba del Camp Nou ha il sapore dolce del passaggio del turno, e per gli investitori di Borsa si trasforma in fieno nella cascina del bilancio della Juventus. I bianconeri non hanno ancora smaltito l’adrenalina per l’eliminazione del Barcellona (sconfitto 3 a 0 all’andata dello Stadium e lasciato a bocca asciutta nel ritorno di ieri sera per lo 0 a 0 finale) che gli operatori dei mercati si sono concentrati sulla loro azione. In mattinata ci sono stati forti acquisti dell’azione a Piazza Affari, ma poi sono scattate le prese di profitto e il titolo ha girato in rosso.
D’altra parte, sono diversi giorni che l’azione è nel mirino del mercato con volumi di scambi molto sostenuti: il titolo è risultato a metà mattina il più scambiato del listino meneghino con 15 milioni di pezzi passati di mano, il doppio della media giornaliera dell’ultimo mese di 7,6 milioni e pari all’1,5% del capitale. Già ieri le azioni avevano guadagnato il 10,6% mentre martedì avevano messo a segno un +16% sempre con volumi altissimi: in una settimana il rialzo del titolo è stato del 38%, in un mese del 66% e in tre mesi ha più che raddoppiato il suo valore. Oltre alla semifinale di Champions, la squadra sabato scorso in campionato ha compiuto un allungo quasi decisivo per la conquista del sesto titolo consecutivo. E’ dunque probabile che dopo l’iniziale rialzo, siano scattate alcune prese di profitto dopo questa recente galoppata.
Di sicuro c’è che oltre alla gloria calcistica, il passaggio del turno decretato ieri sera ha un risvolto economico non indifferente. Il solo biglietto per le semifinali vale infatti 7,5 milioni, che l’Uefa garantisce ai quattro club (oltre ai torinesi, Atletico Madrid, Real Madrid e Monaco) che sono arrivati al penultimo atto sulla strata di Cardiff. Ma non è l’unica variabile da tenere in considerazione. L’elaborazione del portale Calcio&Finanza dice che soltanto avendo centrato i quarti (e con la contemporanea eliminazione del Napoli), la Juve si era garantita circa 87,5 milioni di euro. A questi bisogna aggiungere i 7,5 milioni del bonus per il passaggio in semifinale e una maggiore quota di market pool (2,25 milioni, calcola C&F), la parte variabile che dipende dalla nazionalità delle squadre e dal numero di partite giocate: dopo ieri sera, i bianconeri (che si assicurano altre due apparizioni) rosicchieranno una fetta di premio al Napoli (altra italiana in campagna europea).
A conti fatti, la sola semifinale porta già a oltre 97 milioni di incassi la campagna europea della Juve (record assoluto) e secondo gli esperti arrivare dritti alla coppa dalle larghe orecchie porterebbe in tasca alla Juventus oltre 113 milioni di euro. Molti motivi, oltre quelli sportivi, per dare il massimo contro la prossima avversaria, sia essa madrilena o monegasca.
La Repubblica