Più ancora della sanzione pecuniaria, conta un’altra decisione dell’Antritrust russa: il sistema operativo Android dovrà essere aperto a motori di ricerca diversi da quello di Mountain View
Google pagherà una multa di 7 milioni di dollari e aprirà ai suoi concorrenti il suo sistema Android per gli smartphone, mettendo così fine ad un contenzioso con le autorità russe.
L’accordo, che avrà la durata di 6 anni e 9 mesi, è stato raggiunto oggi e mette così fine ad un contenzioso durato due anni. Secondo l’autorità russa antritrust FAS, Google nel 2015 aveva violato le regole di concorrenza locale in quanto aveva richiesto ai produttori di cellulari di precaricare sui propri dispositivi Android le Google Apps in modo tale di ottenere anche l’accesso a Google Store.
L’effetto era che il motore di ricerca dominante in Russia Yandex (che ha sporto denuncia) sarebbe stato penalizzato. In base al nuovo accordo, Google non potrà più pretendere l’esclusiva delle sue applicazioni sui dispositivi Android in Russia, e non potrà limitare la pre-installazione di motori di ricerca concorrenti e di applicazioni sulla schermata iniziale di Android.
In un comunicato, la società americana spiega che è stato appunto trovato un accordo commerciale con Yandex e un accordo amichevole con l’autorità russa «che soddisfano gli interessi di entrambe le parti. L’accordo con Yandex, approvato dal Fas, offre ulteriori opportunità per la promozione del servizio di ricerca Yandex nel browser Chrome, mettendo così fine alla controversia relativa alla distribuzione dei servizi di Google sui dispositivi Android».
La Stampa