Esaurito l’impatto delle tensioni geopolitiche legate al bombardamento americano in Siria, ma i listini europei restano in calo. La Fed resta osservata speciale: stasera nuovo intervento della presidente Janet Yellen. Spread a quota 200 punti. Continua l’ascesa del prezzo del petrolio
Borse europee in calo a inizio settimana mentre i mercati asiatici assorbono postivamente l’impatto dei dati peggiori delle attese arrivati venerdì dal mercato del lavoro Usa. Piazza Affari chiude in calo dello 0,48%, a Francoforte il Dax scende dello 0,07%, mentre a Parigi il Cac40 scivola dello 0,39%. A Londra l’indice Ftse100 guadagna invece lo 0,05%. Positiva di Wall Street: alla chiusura dei listini europei il Dow Jones segna +0,14% a 20.684 punti. Il Nasdaq registra un progresso dello 0,11% a 5.884 punti. In chiusura il Dow Jones sale dello 0,01% a 20.657,54 punti, il Nasdaq avanza dello 0,05% a 5.880,93 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,07% a 2.357,15 punti.
Segno più anche per Tokyo, con l‘indice Nikkei che è cresciuto dello 0,7% a 18.797 punti, aiutata anche dalla nuova flessione dello yen che ha spinto il comparto azionario legato all’export. Le tensioni geopolitiche legate al bombardamento Usa in Siria sembrano invece per il momento avere esaurito le loro ripercussioni sul mercato. Lo sguardo degli investitori è sempre vigile sulle mosse della Fed: questa sera, alle 22 ora italiana, è atteso un nuovo discorso del presidente della Fed Janet Yellen, che parlerà in Michigan. A Piazza Affari oggi è stato il giorno di Avio, che ha debuttato sul segmento Star segnando un guadagno del 7,56%.
Inizio in salita per lo spread. Il differenziale Btp/Bund sale a quota 202 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,27%. L’euro chiude sotto 1,06 dollari e il biglietto verde si rafforza. La moneta europea passa di mano a 1,0598 dollari e sale a 117,95 yen. Mentre il rapporto dollaro/yen avanza a 111,19.
L’agenda degli appuntamenti oggi ha ooferto come principale spunto il dato sulla produzione industriale italiana di febbraio, che torna a crescere dopo il dato negativo di gennaio benché ad un passo inferiore rispetto alle attese, mentre questa mattina il dato sulla bilancia commerciale giapponese ha evidenziato un aumento a febbraio dell”avanzo corrente del 18,2% annuale a 2.813,6 miliardi di yen (23,8 miliardi di euro). Un dato considerato dagli analisti superiore alle attese. Gli scambi commerciali registrano un saldo attivo più di due volte superiore a quello del febbraio 2016, a 1.076,8 miliardi di yen. L’export sale del 12,2%, trainato dalla Cina, mentre l’import è quasi stabile a +0,3%.
Sul fronte delle materie prime continua l’ascesa del petrolio. Il barile Wti è in rialzo a 52,91 dollari per il barile Wti, Brent a 55,85 dollari. L’oro non ferma la corsa degli ultimi giorni. Il metallo con consegna immediata viene scambiato a 1254 dollari l’oncia
La Repubblica