La startup francese dell’autostop 2.0 sperimenterà il nuovo servizio in Francia, in partnership con Opel. Più si condivide, più si risparmia: l’obiettivo è aumentare l’offerta sulla piattaforma. Una strategia che ricalca quella già adottata da un’altra multinazionale della mobilità digitale: Uber
A forza di condividerla, avremo ancora bisogno di comprare un’auto? Ammicca al futuro della mobilità l’ultima iniziativa di BlaBlaCar, la startup francese che ha reinventato l’autostop in versione digitale. La società ha annunciato mercoledì che comincerà a offrire ai suoi utenti francesi più fedeli, quelli che mettono a disposizione della comunità più posti nelle proprie auto, delle vetture in leasing a condizioni agevolate. Un servizio che sarà offerto grazie a una partnership con Opel e con la società del settore Ald Automotive. E che ricalca in parte quello lanciato da Uber insieme a Toyota nel 2015.
“La comunità di BlaBlaCar acquisterà più di 1,3 milioni di auto nel corso del 2017”, ha detto l’amministratore delegato Nicolas Brusson. “Noi crediamo da sempre a un nuovo approccio alla mobilità basato più sull’utilizzo che sulla proprietà”. Superati i dieci anni di vita, e dopo un’espansione che l’ha portata a raggiungere 40 milioni di utenti in 22 Paesi, la startup punta ora a integrare ed estendere la sua offerta. Oltre alla condivisione dei viaggi, anticipava a Repubblica Brusson, una delle strade che intende percorrere è offrire servizi aggiuntivi. E i contratti di leasing, insieme alle assicurazioni, vanno in questa direzione, garantendo a chi li sottoscrive anche manutenzione e assistenza per il veicolo. Gli ambasciatori, come sono definiti i guidatori più accaniti, potranno avere una Opel Corsa a 164 euro al mese, per 24 mesi, con un tetto di 20mila chilometri l’anno. Una sperimentazione che partirà in Francia, ma che poi potrebbe essere estesa anche sugli altri mercati: “Ci aspettiamo che la risposta sia positiva – dice il manager in Italia Andrea Saviane – in caso di successo, tra qualche mese, ragioneremo sulle modalità più adatte per introdurla nel nostro Paese”.
Accanto alla volontà di costruire fonti alternative di ricavo, nell’annuncio di BlaBlaCar si legge anche altro. La struttura del leasing infatti è costruita per incoraggiare chi aderisce a condividere più corse sulla piattaforma. Gli utenti infatti riceveranno di uno sconto di 20 euro per ogni mese in cui metteranno a disposizione almeno un viaggio. Dopo averla allargata a nuove geografie, ora BlaBlaCar ha bisogno di rendere la sua comunità più “densa”: più corse previste per servire tratte più breivi e diminure i tempi di attesa. L’obiettivo di lungo termine, nelle parole di Brusson, è quello di coprire non solo i percorsi tra città, in Italia i classici Napoli-Roma o Roma-Milano, ma anche quelli “urbani” e quotidiani dei pendolari. Per farlo però bisogna aumentare l’offerta di posti. La stessa strategia con cui Uber, l’altra grande società della mobilità alternativa, sta provando ad attirare nuovi guidatori per abbssare le tariffe. Il suo programma Xchange, lanciato nel 2015, offre noleggi o leasing di automobili, ma anche finanziamenti agevolati per comprarne una.
La Repubblica