Il titolo aerospaziale debutta sul segmento Star di Piazza Affari con un balzo dell’11%. Oggi Equita elenca 7 motivi per comprare la società leader nei sistemi di propulsione per i lanciatori europei. L’ad Ranzo: dividendo e future acquisizioni saranno trattati nei prossimi cda
Avio, prima azienda quotata nei lanciatori spaziali, ha debuttato in forte rialzo questa mattina sul segmento Star di Piazza Affari. Le azioni, che in apertura non sono riuscite a fare prezzo per eccesso di rialzo, guadagnavano ai primi scambi il 10,98% a 13,95 euro per poi scendere ad un +8,1% a quota 13,58 euro per quasi 200mila pezzi passati di mano in meno di mezz’ora.
La matricola aerospaziale è nata dalla fusione con la Spac Space 2, fondata, tra gli altri, dall’avvocato Sergio Erede e da Gianni Mion, che era quotata al Miv. Oggi Equita Sim ha avviato la copertura sul titolo con il rating buy e il prezzo obiettivo a 15 euro. Avio , ricordano gli esperti, “è leader nei sistemi di propulsione per i lanciatori europei, fornendo quello pesante per l’Ariane 5 ed essendo prime contractor di quello light Vega. Il settore ha elevate barriere tecnologiche, è dominato da pochi operatori, ha cicli di business molto lunghi e le società europee beneficiano dei finanziamenti dell`Ente Spaziale Europeo“, scrivono gli analisti di Equita.
Gli esperti hanno assegnato un rating buy ad Avio per sette ragioni. In primo luogo, Equita cita “il ruolo chiave che svolge nel’industria spaziale europea, con barriere all’entrata estremamente elevate”. In seconda battuta, “l’elevata affidabilità dei lanciatori europei (migliori al mondo in termini di fallimenti/numero lanci)”. Terzo: “il mercato di riferimento in forte crescita (lanci di satelliti a un tasso composto medio annuo di crescita atteso del 20% nel periodo 2016-20)”
Quarto: “elevata visibilità (il backlog copre tre anni ed è atteso in ulteriore crescita)”. Quinto: “i numerosi progetti di sviluppo per nuovi prodotti finanziati dall’Esa, l’Agenzia spaziale europea, che garantiscono una crescita visibile e margini in espansione”. Sesto: “il nuovo motore P120C, in fase di sviluppo, che verrà usato sia per Ariane 5 che Vega, permettendo economie di scala altrimenti impossibili”. Settimo: “la liquidità netta, che rende possibili numerose opzioni strategiche, per esempio acquisizioni, allungando in tal modo la catena del valore e accedendo a nuovi mercati”.
Intanto questa mattina l’ad di Avio , Giulio Ranzo, ha spiegato che la società non ha ancora deciso sulla politica futura dei dividendi, “il primo cda si riunisce stamattina, quindi non abbiamo ancora avuto modo di parlarne, lo faremo nelle prossime settimane, certamente. Naturalmente la remunerazione degli azionisti avviene sempre per due componenti, da un lato la crescita del titolo e dell’altro la remunerazione del dividendo, quindi io penso che per un verso e per l’altro riusciremo a soddisfare le aspettative dell’investitore”. Quanto, alle prospettive di crescita esterna per Avio , Ranzo ha spiegato: “Sicuramente ne capiteranno, il fatto di disporre di capitali vuol dire poter rendere questa opportunità una realtà, quindi lo vedremo nei prossimi mesi”.
Il debutto di Avio in Borsa non è stato preceduto da un’ipo tradizionale, la compagnia spaziale è stata selezionata dalla società di investimento Space 2 promossa da Sergio Erede e Gianni Mion. L’operazione tecnicamente ha preso la forma di un “reverse merger” o fusione inversa dal veicolo di investimento Space 2, che partiva con una dotazione iniziale superiore ai 300 milioni di euro.
La Spac ha scommesso sul successo di Avio , rilevandone il controllo dai fondi di Cinven con un investimento realizzato assieme all’allora Finmeccanica (oggi Leonardo ), lo scorso ottobre, cui è seguita una operazione in tre step simultanei: scissione parziale, incorporazione della società spaziale e cambio di denominazione in Avio Spa.
A Piazza Affari sono quotate le azioni ordinarie e i warrant, visto che in occasione del debutto ne sono stati emessi ulteriori 3,75 milioni, da assegnare agli azionisti in ragione di 1 warrant ogni azione posseduta, portando il totale a 7,5 milioni di warrant. Questi strumenti potranno essere esercitati dal 5 giugno 2017 e fino all’8 aprile 2022.
Avio è uno i gioielli della tecnologia italiana e si distingue per il lanciatore spaziale Vega e per la serie dei lanciatori spaziali Ariane dell’Esa. La società opera in un mercato dalle elevatissime potenzialità di crescita, in quando si stima che nei prossimi cinque anni saranno mandati nello spazio più di mille satelliti, più del doppio rispetto ai cinque anni precedenti.
Il 2015 si è chiuso per Avio con un fatturato in crescita a 257 milioni ed un ebitda adjusted di 36 milioni di euro e da una forte crescita degli ordini (+33%).
Milano Finanza