Confrontata a Donald Trump e a un trend globale verso il protezionismo, l’Unione europea deve continuare a “credere nella globalizzazione e nel libero mercato”, ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Business Europe, intervenendo in un convegno organizzato dalla Commissione nella Giornata europea dell’Industria. “E’ molto importante che l’Europa, la Commissione e le istituzioni continuino a credere nella globalizzazione e nel libero mercato. Dobbiamo avere regole, ma dobbiamo lavorare a favore della globalizzazione e del commercio libero e equo”, ha aggiunto la presidente di Business Europe, l’organizzazione che rappresenta le associazioni degli industriali dei Ventotto. Per Marcegaglia, se l’Ue “non sara’ aperta, sara’ un problema grave” perche’ “Nei prossimi anni il 90 per cento della crescita verra’ da paesi” extra-europei. A Davos il presidente cinese, Xi Jinping, ha detto di voler essere il campione della globalizzazione. E’ un po’ strano”, ha spiegato Marcegaglia, sottolineando che tocca all’Ue “modellare la globalizzazione e il libero mercato”.
Ue: Mercegaglia, buone notizie su Pil ma 5 sfide per l’industria
“C’e’ una buona notizia, vediamo che in Europa la ripresa sta continuando”, ma per l’industria europea rimangono “molti problemi e sfide che dobbiamo fronteggiare”. Lo ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Business Europe e Eni, intervenendo a convegno organizzato dalla Commissione nella Giornata europea dell’Industria. E ha indicato cinque sfide che l’industria europea deve affrontare con urgenza. Con una premessa: “La crescita del Pil non e’ male e stiamo assistendo alla creazione di posti di lavoro”, ha osservato. Ma molti settori industriali “stanno perdendo quote di mercato mondiale” e devono fronteggiare “sfide severe”. Secondo Marcegaglia, la prima sfida a livello europeo e’ la “perdita di investimenti” con un “trend negativo” che ha un impatto sulla competitivita’. “La Bei dice che l’Ue manca di investimenti per 345 milioni in infrastrutture”, ha ricordato. Per la presidente di Business Europe, la Giornata europea dell’Industria e’ molto importante perche’ puo’ contribuire a dare “un senso d’urgenza” a livello di Unione europea.
Dopo la perdita di investimenti, la seconda sfida per Marcegaglia e’ la mancanza di competenze adeguate: “Stiamo vivendo ogni giorno la rivoluzione digitale, che puo’ creare nuovi posti di lavoro e ridurre i costi, ma adattare l’educazione e la formazione”, ha detto indicando che nel settore “information and tecnhology” resteranno vacanti 750mila posti di lavoro. La terza sfida e’ costituita dal costo della regolazione che “e’ ancora un problema in Europa. Se guardiamo al settore chimico abbiamo sperimentato un raddoppio dei costi nel periodo 2004 e 2014”, ha spiegato Marcegaglia: il costo della regolazione e della burocrazia e’ di “10 miliardi euro l’anno, cioe’ l’ammontare della ricerca e sviluppo nel settore chimico”. La quarta sfida e’ “il prezzo dell’energia per l’industria, che sta aumentando” a causa di tasse, tariffe e incentivi di vario tipo. L’ultima sfida, secondo Marcegaglia, e’ “l’attitudine nei confronti dell’innovazione”. Per la presidente di Business Europe, l’Europa deve smettere di “guardare solo ai rischi” e “aprirsi all’innovazione”, altrimenti non “saremo mai i primi” a livello globale.