Presentato il nuovo contratto di servizio tra ministero dei Trasporti e Trenitalia per gli Intercity. Martedì prossimo audizione dell’amministratore delegato di Ferrovie Renato Mazzoncini al Senato
Sulla questione degli aumenti per gli abbonamenti ferroviari il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio è pronto a “trovare un punto di accordo. Invitiamo le Regioni a sedersi al tavolo. La mia moral suasion può riguardare lo scalettamento degli aumenti. Ma siamo disponibili ad aprire un tavolo”. Questa la posizione del ministro nel corso della presentazione del nuovo contratto di servizio Intercity siglato tra Trenitalia e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Questa era la Cenerentola del servizio pubblico”, ora “il Governo investe in questo servizio” e “avere messo più soldi significa offrire più qualità e servizi ai cittadini, ha sottolineato Delrio. Erano due anni che veniva prorogato senza avere un programma di lunga scadenza, e così siamo andati a dare certezza di servizio alle fasce più deboli della popolazione”, ha detto Delrio, sottolineando che “rischiavamo il taglio drammatico del 40% di questo servizio, se avessimo continuato a prorogarlo. Era un po’ un figlio di nessuno, ma oggi cerchiamo di dargli dignità. Ora lo potenziamo mettendo più risorse, oltre 100 milioni l’anno per 10 anni”, ha concluso Delrio.
L’intesa firmata oggi è dedicata anche “a chi non può permettersi gli abbonamenti” grazie a una nuova coppia di treni Intercity tra Milano e Torino” ha detto l’ad di Trenitalia Barbara Morgante.
In ogni caso le proteste dei pendolari saranno oggetto di una audizione in commissione Lavori Pubblici al Senato. “Stamani ho avuto un colloquio con l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, che mi ha dato la sua disponibilità a essere ascoltato dalla commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama martedì prossimo”, ha detto il presidente Altero Matteoli. “Sarà l’occasione – aggiunge – per chiarire le motivazioni a base dei rincari degli abbonamenti per i pendolari che viaggiano sulle linee dell’Alta velocità.
la Repubblica