di Cesare Lanza
Scommettiamo che… Purtroppo la scommessa di oggi non è verificabile, resta virtuale. Ma è suggestiva e ve la propongo come un piccolo divertimento nel week end, peraltro dominato dall’interesse per i risultati del campionato di calcio. Qual è la Nazionale italiana, la più grande e ideale, di ogni tempo? Ve lo dico subito, in attesa, se vi va, dei vostri commenti: Buffon; Burgnich, Paolo Maldini, Franco Baresi, Facchetti; Tardelli, Rivera, Totti, Benetti; Paolo Rossi, Riva. Il giochetto è stato inizialmente proposto dall’attuale cittì della squadra azzurra, Giampiero Ventura, e accolto con entusiasmo da calciatori, allenatori e giornalisti.
Ecco le mie riflessioni: Zoff è equiparabile a Buffon, ma Gigi ha qualcosa in più. Nessun dubbio sulla difesa a quattro, anche se Scirea, Bonucci, Cabrini, Barzagli e altri meriterebbero la convocazione. A centrocampo due grandiosi campioni/atleti come Benetti e Tardelli consentirebbero a Rivera e Totti di proporre fantasia e invenzioni senza preoccuparsi di correre e lottare. In attacco Gigi Riva è insostituibile, ma non mi sentirei di rinunciare a Pablito Rossi, artefice del Mondiale vinto in Spagna nel 1982. Ma Sandrino Mazzola, Boninsegna, Baggio e Del Piero sarebbero rinunzie dolorose. Ovviamente ho preso in considerazione solo i campioni che ho visto giocare: Meazza, Piola, Parola, Valentino Mazzola e gli eroi del Grande Torino appartengono alla leggenda. Rispetto alla Nazionale ideale di Ventura, le sue diversità sono queste: Nesta al posto di Paolo Maldini, Causio anziché Tardelli, Baggio e Mazzola preferiti a Totti e Paolo Rossi. A voi la parola: siamo o non siamo tutti cittì?
Cesare Lanza, La Verità