Viaggio al più importante salone dedicato alla tecnologia che in oltre 200 mila metri quadri di esposizione festeggia con tutti gli onori mezzo secolo di vita aspettando 165 mila visitatori
Sembra quasi di essere in un mondo a parte, con robottini e automi che ti salutano e ti chiedono come va e con droni e aggeggi vari che svolazzano liberi nell’aria, girando veloci e imprevedibili quanto i numeri e le figure di una slot machine. Ecco la prima impressione che si avverte varcando le porte del Convention Center di Las Vegas all’interno del quale si svolge da oggi la cinquantesima edizione del CES (Consumer Electronic Show): il più importante salone dedicato alla tecnologia che in oltre 200 mila metri quadri di esposizione festeggia con tutti gli onori mezzo secolo di vita aspettando 165 mila visitatori e mettendo in vetrina nella capitale mondiale del gioco d’azzardo idee e prodotti di 3.800 espositori arrivati da ogni parte del globo. Sbirciando nei vari stand, fino all’otto gennaio tra le tante cose sarà possibile vedere cosa porteremo in tasca domani: dai telefonini più evoluti a sensori capaci di monitorare persino lo stato d’animo. Ma anche quello che in futuro metteremo all’interno delle nostre abitazioni, dai televisori in 4D alle lavatrici intelligenti, e addirittura cosa circolerà sulle strade.
Le automobili e molto di quello che ruota intorno ad esse, comprese le ultime frontiere della mobilità tipo il car sharing, occupano infatti da tempo un importante posto nel singolare show. Al punto che molte Case rinunciano, magari, a esporre le loro novità alle tradizionali mostre motoristiche internazionali, ma non mancano all’ appuntamento d’oltreoceano per mostrare vetture e innovazioni in anteprima.
Ecco allora quali sono quelle che in questi giorni ruberanno gli sguardi e susciteranno maggior interesse da parte del pubblico voglioso di sapere come e con cosa ci si sposterà prossimamente.
Chrysler Portal
Pur mostrando ancora parecchie diffidenze verso la mobilità a batteria il Gruppo FCA ha portato a Las Vegas questo concept che prefigura un possibile minvan a 6 posti. Equipaggiato con una propulsione elettrica ha un’autonomia fino a 400 chilometri ed è stato sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli, Samsung e Panasonic. Tra le dotazioni vanta un sistema di assistenza alla guida di livello 3, che richiede quindi la presenza e attenzione del guidatore, mentre gli accumulatori di corrente per l’alimentazione sono sistemati sotto il pianale in modo da offrire un elevato spazio nell’abitacolo.
Ford Fusion Hybrid automated research vehicle
Si tratta di un prototipo che sarà prodotto in diversi esemplari, destinato ad ampliare la flotta di vetture sperimentali della marca di Dearborn attualmente impiegata in Arizona, California e Michigan. Anticipa molte tecnologie studiate per essere applicate su un modello autonomo di livello 4 la cui produzione di serie è prevista nel 2021. Dispone ad esempio di sensori Lidar potenziati, che permettono di generare una mappa 3D dell’ambiente circostante in tempo reale con la quale stabilire i vari parametri di marcia.
Honda NeuV
Direttamente dai laboratori di robotica della marca di Tokyo arriva la prima vettura al mondo in grado di manifestare le proprie emozioni e di captare quelle dei passeggeri. Spinta da una propulsione elettrica, la piccola giapponese impiega una particolare piattaforma Emotion Engine, sviluppata in collaborazione con la Cocoro SB, che la rende capace di interagire con l’uomo attraverso diversi segnali: tipo la colorazione della illuminazione interna, oppure la scelta da parte della sua intelligenza artificiale del tipo di musica da riprodurre nell’abitacolo.
Bmw Inside Future.
Come ribadito dal nome è un prototipo che anticipa l’auto del domani secondo la di marca di Monaco. Realizzata facendo largo uso di materiali sostenibili, tra cui legno e addirittura del muschio, ha un abitacolo salotto dove c’è perfino una zona per leggere, fornita di una piccola libreria. La vera particolarità è però l’HoloActive Touch: una interfaccia di bordo, studiata per catturare i movimenti della mano e trasformare l’aria in una sorta di schermo touch, grazie alla quale possono essere eliminati del tutto i tasti fisici sulla plancia e che a breve impiegata verrà sui modelli di serie integrandola anche con l’assistente evoluto di mobilità della Doppia Elica Connected.
Mercedes EQ
Dopo la presentazione allo scorso Salone di Parigi, la prima vettura del brand tutt’elettrico di Stoccarda è stata ulteriormente sviluppata ed è più vicina al modello di serie. Accanto a lei, marca tedesca espone al CES il furgone Vision Van, visto ad Hannover, dotato di due droni sul tetto per le consegne a domicilio. Nello stand della Stella è inoltre possibile conoscere a fondo il progetto Case: ovvero una visione di mobilità del marchio, puntando sulla guida autonoma, sulla connettività e sulle propulsioni a emissioni zero.
Faraday Future FF 91
Annunciata da tempo, l’anti Tesla della start up cinese ha scelto il CES per il battesimo davanti al pubblico. Ancora un prototipo, ma assai vicina a quella che sarà la vettura definitiva, si tratta di una coupé-crossover dai numeri importanti. Lunga 5,25 metri e con 3,2 metri di passo è infatti equipaggiata con due motori elettrici capaci di erogare una potenza totale di 1.050 cavalli e 1.800 Nm di coppia. Questo le consente di impiegare appena 2,39 secondi per toccare le 60 miglia orarie da fermo (96 km/h), sfruttando anche il Cx da record pari ad appena 0,25. L’autonomia dichiarata è di 700 km e a bordo integra un sistema di guida semiautonoma con sensori Lidar posizionati a scomparsa al centro del cofano anteriore.
Bosch Concept
Una vettura che integra diversi sistemi inediti studiati per fare di un’automobile il “terzo spazio abitabile dopo casa e lavoro”. Questa, in poche parole, la concept portata al CES dalla azienda di componentistica tedesca. A bordo utilizza la Driver Monitor Camera per identificare chi si siede al posto di guida e impostare automaticamente la posizione di volante, sedili e specchietti e perfino la temperatura interna e la stazione radio preferita da quest’ultimo. Dispone di un controllo gestuale con
feedback aptico che sfrutta dei sensori ad ultrasuoni per rilevare ad esempio se la mano del guidatore è nella posizione corretta e tra i vari software del suo cervello elettronico offre un sistema per i pagamenti on line interfacciabile con PayPal.
di Paolo Odinzoff, La Repubblica