Nel 2017 si faranno più acquisti con le carte di credito e con quelle prepagate, con un aumento della spesa media che sarà del 4,3% e un andamento stabile dell’utilizzo di questi strumenti nei negozi fisici, mentre è previsto un leggero rallentamento nell’e-commerce. I settori in cui i consumatori usano di più la moneta elettronica sono i servizi, per esempio quelli postali, e il dettaglio non alimentare, con una ripresa delle telecomunicazioni, mentre i beni per la casa caleranno.
A svelare questi trend è il rapporto previsionale dell’Osservatorio acquisti di CartaSi che, oltre ai dati di fine 2016, analizza le dinamiche di spesa media con le carte (sia quelle di credito sia le prepagate) attese per il 2017, basandosi su oltre 15,5 milioni di carte e circa un milione di punti di osservazione, ovvero di punti vendita serviti.
I dati parlano di uno scenario abbastanza positivo.
L’utilizzo della moneta elettronica per fare shopping in generale è in crescita: la spesa media, infatti, è aumentata del 4,5% nel 2016 e si dovrebbe attestare a un +4,3% l’anno prossimo. In tutto ciò il canale dei negozi fisici rimarrà stabile (a +1,6%) mentre l’e-commerce, dopo un +16,4% quest’anno, segnerà un +14% il prossimo.
I clienti preferiscono usare questi strumenti quando si tratta di comprare nel mondo del dettaglio non alimentare (con un +11,6% nel 2017 rispetto al +18,4% nel 2016) e nel caso dei servizi, specialmente quelli postali, in crescita del 13,1% nel 2016, con la previsione di un +9,4% nel 2017, anno in cui ci sarà una ripresa delle spese in telecomunicazioni che avranno un incremento del 3,7% (contro un +0,4% nel 2016). I settori legati al turismo aumenteranno meno da questo punto di vista e per quanto riguarda i beni per la casa l’uso delle carte continuerà a calare (-2% nel 2017 dopo un -4,8% nel 2016). Il mondo dell’abbigliamento e delle calzature resta positivo con la previsione di un lieve aumento (+1,2%).
A fare acquisti con le carte, come nel 2016, saranno soprattutto i consumatori del Nord Italia, con una crescita che va oltre la media nazionale: per esempio per il Trentino-Alto Adige si prevede una spesa a +8,7%, per il Friuli-Venezia Giulia un incremento del 6%, per la Lombardia un +5,3%, per il Veneto un +5,6%; il Sud e le Isole invece su questo fronte rallentano, come nel caso della Basilicata e della Calabria per le quali ci si aspetta un calo dello 0,1%, della Sardegna che potrebbe registrare un +0,6%, e della Campania che dovrebbe arrivare a un +1,2%.
ItaliaOggi