Mobilità sostenibile e centri storici, design automobilistico e arte, nel nome dell’inclusione sociale: c’è tutto questo alla base dell’intesa che ha fatto diventare Bmw Italia protagonista dell’Associazione Partners Palazzo Strozzi (Apps), in concomitanza con l’organizzazione dell‘Urban Mobility Symposium che ha visto Firenze sede di un confronto tra istituzioni, aziende, associazioni, istituti di ricerca e urbanisti, sul tema del trasporto nel XXI secolo. Con Palazzo Strozzi epicentro dei momenti più significativi dell’incontro che ha consentito di provare la Bmw i3, esempio di ecosostenibilità.
Per il presidente e a.d. di Bmw Italia Sergio Solero, è stato fondamentale «essere nel cuore della città e parlare di design e di mobilità sostenibile in un luogo iconico. Palazzo Strozzi è uno dei luoghi di cultura di Firenze, con grande tradizione, ma con un occhio attento al futuro. Basta pensare alla mostra che ospita attualmente, Libero di Ai Weiwei: una retrospettiva straordinaria, con opere storiche e nuove produzioni che hanno suscitato interesse in tutto il mondo. Bmw Group quest’anno celebra il centenario, ma lo fa guardando ai prossimi cento anni. La nostra filosofia è «Next100», appunto. Per questo abbiamo incontrato l’Associazione Partners Palazzo Strozzi e insieme abbiamo creato un percorso. Ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo avviato con loro una collaborazione fondata sui temi della responsabilità sociale d’impresa, uno degli asset della nostra strategia».
Leonardo Ferragamo, presidente dell’Associazione Partners Palazzo Strozzi, si è detto «onorato di accogliere tra le nostre fila un brand come Bmw. Un portatore di valori straordinari e di una visione moderna ed innovativa che garantirà ulteriore prestigio a Firenze, all’arte e alla cultura. La nostra collaborazione non si fermerà al singolo evento, di elevatissimo standing, ma continuerà nel tempo e dimostrerà come un’alleanza illuminata tra una marca internazionale e un’associazione come la nostra, che da dieci anni sostiene Palazzo Strozzi e non solo, possa costituire un vero esempio di coerenza, di concretezza e di sensibilità a vantaggio di target diversi e di una progettualità comune».
Gianfranco Ferroni, ItaliaOggi