di Pier Luigi Magnaschi (direttore di Italia Oggi)
La situazione è molto seria, per la carta stampata. Si sapeva che i giovani non leggono più niente. Al massimo digitano. Ma c’era la certezza che fra i più anziani, ci fossero buoni lettori. In particolare, fra i ceti dirigenti, l’abitudine a leggere (appresa quando la scuola la coltivava) è ancora diffusa. In particolare si riteneva che gli scrittori e i saggisti fossero degli accaniti lettori. C’era almeno la certezza che anche i saggisti svogliati, leggessero almeno i loro libri. Invece ci sono anche degli scrittori che non leggono nemmeno ciò che hanno scritto. Lo dimostra la pubblicità a tutta pagina dell’ultimo libro di Federico Rampini (Corriere della sera di ieri, a pag.42) che dice: “Ecco perché ha vinto Trump”. Siccome il suo autore ha sostento fino all’ultimo minuto su la Repubblica, che avrebbe vinto Hillary e dato che questo libro è andato alle stampe un mese fa, questa è la prova che Rampini non si è letto. Oppure che Rampini non credeva a ciò che scriveva. Può essere, intendiamoci bene.