I nove mesi del gruppo presieduto da Cairo. Debito giù di 100 mln. In vista un nuovo piano. Ricavi in calo del 4,5%. Bene l’area Sport con gli Europei
Oltre 100 milioni di perdita in meno rispetto allo scorso anno e ugualmente più di 100 milioni in meno di debiti pur in presenza di ricavi ancora in calo. Così si sono chiusi i nove mesi di Rcs, la prima trimestrale firmata da Urbano Cairo che ha ottenuto la maggioranza del gruppo a luglio.
Il rosso è infatti passato dai 126,4 milioni dello stesso periodo del 2015, ai 17,4 milioni attuali. Un miglioramento dovuto, spiega la società, ad «azioni di contenimento costi» per 51,7 milioni, 37,7 milioni in Italia e 14 milioni in Spagna. Grazie a questi tagli il margine operativo lordo, positivo per 40,4 milioni, è in miglioramento di 34,5 milioni e, sul dato depurato dalle poste straordinarie, è già stato superato l’incremento atteso per il 2016.
Per quanto riguarda l’indebitamento finanziario, si è attestato a 382,9 milioni con un decremento di 117 milioni sui primi nove mesi del 2015 e di oltre 100 milioni da inizio di quest’anno. Qui, oltre ai 46 milioni che sono arrivati dalla gestione tipica, ha naturalmente contribuito la vendita di Rcs Libri.
Per il presidente e a.d. Cairo, però, questo è solo un punto di partenza, anche perché le azioni che hanno permesso i miglioramenti sui conti erano già state pianificate dal precedente a.d. Laura Cioli. Cairo ha iniziato la sua revisione del gruppo praticamente ad agosto ed è dal trimestre in corso che si aspettano i cambiamenti che ha già cominciato a impostare, sui risparmi, ma a questo punto soprattutto sull’incremento dei ricavi. Nella nota, peraltro, si spiega che ci sarà una revisione dell’attuale piano di Rcs, se non un piano completamente nuovo come già annunciato dall’editore. In ogni caso sono confermati gli obiettivi già previsti per il 2016.
Tra l’altro, Rcs ha registrato oneri per 8,3 milioni per il cambio dell’assetto azionario e di management, da una parte per le attività a fronte delle due offerte (di Cairo e dei soci storici attorno a Investindustrial) e dall’altra per il rinnovo del consiglio di amministrazione (compresi i 3,75 milioni di buonuscita all’a.d. Cioli).
Sui ricavi il gruppo soffre ancora, come detto, sia per il calo di pubblicità che per quello delle diffusioni. Nel consolidato i ricavi sono di 709,4 milioni di euro, in diminuzione del 4,5%, e di questi quelli pubblicitari ammontano a 318 milioni, -2,9%, un decremento dovuto soprattutto all’area News Italia (Corriere e periodici a -9%, mentre la Spagna è a -3%). Bene però i ricavi dell’area Sport, che nell’anno degli Europei (e delle Olimpiadi) in quanto a pubblicità ha guadagnato un +15,5% con la Gazzetta dello Sport, +11% con Marca e +21% con Rcs Sport (Giro d’Italia, Color Run e Dubai Tour). I ricavi editoriali, invece, sono stati di 290,8 milioni, in calo del 10,2% «principalmente per il diverso piano editoriale dei collaterali», solo in parte compensato dall’aumento di prezzo di Gazzetta ed El Mundo. Per quanto riguarda la Borsa, il titolo Rcs ha chiuso ieri in calo dell’ 1,22% a 0,973 euro.
Italia Oggi