Da Marc Zuckerberg a Evan Spiegel, il creatore di Snapchat, la maggior parte degli under40 nella lista dei più ricchi di Forbes è costituita da imprenditori del digitale. L’unico modo per diventare milionari, a meno che non si erediti la fortuna di famiglia
Ereditare il patrimonio di famiglia. Oppure fondare una startup tecnologica. Una buona però: all’altezza di Facebook, AirBnb e Snapchat. A guardare la lista dei Paperoni sotto i 40 anni di età, compilata anche quest’anno da Forbes, sono questi i due modi più efficaci per diventare giovani milionari. Gli unici, in verità. Nel secondo caso, almeno, il merito conta più della fortuna. Nella Forbes 400, la lista degli uomini più ricchi degli Stati Uniti, solo 19, il 3,5%, sono under40, non proprio un segno di grande mobilità. E di questi la maggioranza, nove, sono imprenditori tech. Dal più benestante in assoluto, e quarto uomo più ricco d’America, il 32enne Mark Zuckerberg, che grazie alla sua Facebook ha accumulato un patrimonio di 55,5 miliardi di dollari. Fino al più giovane, il cofondatore e amministratore delegato di Snapchat Evan Spiegel, 26 anni, con una fortuna di 2,1 miliardi. In classifica insieme al suo compagno a Stanford e cofondatore del social del fantasmino, valutato ormai oltre i 20 miliardi di dollari, Bobby Murphy.
In mezzo a loro una lista di rampolli di grandi famiglie imprenditoriali. Lukas Walton, 30 anni, è il nipote del fondatore di Wal-Mart Sam, e ha un patrimonio stimato tra gli 11 e i 25 miliardi di dollari. Julio Mario Santo Domingo, il terzo della dinastia, un dj di New York ma soprattutto il nipote del patriarca dell’azienda di birra colombiana Bavaria. Da cui ha ereditato un pacchetto di azioni nel gigante globale delle bionde SABMiller che vale 2,3 miliardi di dollari. In classifica ci sono anche i suoi cugini, ugualmente beneficiati, Andrés e Alejandro.
In mancanza di genitori o nonni di tale spessore finanziario, meglio allora ispirarsi guardando alla California, dove si concentrano i nerd diventati miliardari. Oltre alla truppa di Facebook (Zuckerberg e il suo cofondatore Dustin Moskowitz) e a quella di Snapchat, in classifica ci sono i creatori di AirBnb Nathan Blecharczyk, 33 anni, Brian Chesky, 35, e Joe Gebbia, 35, tutti con 3,3 miliardi di patrimonio, il valore della loro quota nella società. Poi il 38enne Robert Pera, fondatore dell’internet provider Ubiquity, quotato nel 2011. E infine una “vecchia” conoscenza del digitale come il 36enne Sean Parker, la mente di Napster. Anche se la sua fortuna, 2,5 miliardi di dollari, viene per gran parte dalle azioni che detiene in Facebook.
Repubblica