Giu’ invece le aziende del settore petrolifero sul calo del greggio, da Saras a Isab, Api e Tamoil
Il gruppo Exor si conferma il primo gruppo industriale italiano per ricavi nel 2015, davanti a Enel e a Eni. Per quanto riguarda gli utili prima e’ Enel, seconda Edizione (Benetton), terza Snam. Sono i dati che emergono dalla tradizionale ‘classifica’ dell’Ufficio studi di Mediobanca sulle principali societa’ italiane, redatta in base ai bilanci 2015. Per Exor (la holding di Fiat-Chrysler), gia’ prima per il 2014, che ha realizzato ora ricavi per 136,4 miliardi e utili per 744 milioni di euro (sesta in questa graduatoria), si tratta pero’ di una sorta di ‘canto del cigno’, poiche’ con il bilancio 2016 uscira’ dalla classifica in seguito al trasferimento della sede all’estero avvenuto durante l’anno. Enel chiude il 2015 con 74 miliardi di euro di ricavi e soffia il secondo posto all’Eni, che diventa terza, con un fatturato diminuito a 67,7 miliardi di euro in seguito al deconsolidamento di Saipem e di Versalis. A perimetro invariato i ricavi Eni sarebbero stati sugli 80 miliardi.
Le successive posizioni della classifica delle principali societa’ restano invariate, con Gse (il gestore dei servizi energetici) quarta, Telecom quinta, poi Finmeccanica e Saipem. Edizione sale dal decimo all’ottavo posto, poi Edison ed Esso. Da notare la crescita di Luxottica (da 15ma a 11ma), di De Agostini (da 29ma a 22ma), imperiosa l’accelerazione di World Duty Free (da 65ma a 45ma). In generale vanno bene tutte le case automobilistiche oltre a Fca, da Volkswagen Italia, migliore tra le case straniere, che sale da 36ma a 31ma, con 4,3 miliardi di fatturato (+15,5%), a Mercedes (+20%), Bmw (+12,9%), Renault (+27%) fino a Porsche (+20%). Giu’ invece le aziende del settore petrolifero sul calo del greggio, da Saras a Isab, Api e Tamoil.
Nella Top 20 entra Parmalat del gruppo francese Lactalis, 18ma con 7,7 miliardi di fatturato, secondo gruppo alimentare in Italia dietro a Ferrero, che pero’ con i suoi 9,5 miliardi di fatturato non rientra nella classifica perche’ il controllo e’ retto da una holding lussemburghese. Bene Fininvest, che passa dalla 27ma alla 23ma posizione. Tornando alla classifica per utili, dopo Enel 2,1 miliardi nel 2015), Edizione (1,5), Snam (1,2), al quarto posto c’e’ Luxottica (804 milioni), poi Lavazza (802 milioni grazie a proventi straordinari), Exor (744), poi Terna, Poste, Finmeccanica e Fs. Quanto alle perdite il gruppo Eni ha totalizzato un rosso di 8,7 miliardi di euro, poi Edison con 980 milioni, Pirelli con 391, Compagnia Aerea Italiana (ex Alitalia) con 287.
Dai dati Mediobanca e’ possibile ricavare anche una classifica per debiti: Exor ne ha per 57,3 milioni, Enel per 52,8, Telecom per 34,5. Infine, i maggiori datori di lavoro: Exor ha 303mila dipendenti, ma se si analizzano solo le attivita’ in Italia prime sono le Poste (143.700 dipendenti), poi Exor (80.000), Fs (69.000) e Telecom (52.500).