L’appuntamento di lunedì 24 ottobre tra l’esecutore testamentario di Bernardo Caprotti, Stefano Tronconi, e gli eredi potrà svelare uno degli ultimi segreti che il fondatore di Esselunga ha portato con sé nella tomba. Come riporta il Corriere della sera, Tronconi potrà rivelare a quanto ammontano i risparmi del patron dei supermercati, calcolati e definiti dopo un’attenta analisi di una squadra di professionisti di Deutsche Bank e Credit Suisse. In questi istituti Caprotti aveva diversi conti correnti e titoli sulla cui entità resta ancora un fitto riserbo.
Il solo gruppo di supermercati può vantare su ricavi annui da 8 miliardi. A ereditare il tesoro misterioso saranno la vedova Giuliana Albera, la figlia Marina Sylvia, eredi universali. E poi c’è la legittima che percepiranno gli altri due figli di Caprotti, Giuseppe e Violetta. Al gruppo si aggiunge anche Germana Chiodi, assistente per ben 40 anni di Caprotti, al quale secondo testamento dovrà andara la metà dell’intera liquidità. La restante metà sarà poi distribuita tra i nipoti, due figli del fratello minore Claudio, i tre di Giuseppe, uno dei quali è minorenne.
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