Battute le stime degli analisti: il colosso del fast food ha registrato utili per 1,28 miliardi di dollari (1,3 miliardi nello stesso periodo del 2015), mentre i profitti per azione sono saliti di 10 centesimi a 1,5 dollari oltre quota 1,48 dollari attesa dal mercato
Meno hamburger più colazioni. Così McDonald’s batte le stime degli analisti e chiude il terzo trimestre dell’ano con utili superiori alle stime e una crescita solida delle vendite nei ristoranti aperti da almeno un anno. Un dato che sostiene il titolo dopo un calo del 13% registrato negli ultimi tre mesi. Nel dettaglio dei conti, il colosso del fast food ha registrato utili per 1,28 miliardi di dollari (1,3 miliardi nello stesso periodo del 2015), mentre i profitti per azione sono saliti di 10 centesimi a 1,5 dollari oltre quota 1,48 dollari attesa dal mercato. I ricavi hanno raggiunto i 6,42 miliardi, un ribasso del 2,9% dai 6,61 miliardi del terzo trimestre del 2015 ma oltre i 6,28 miliardi calcolati dagli analisti.
Nei punti vendita aperti da almeno un anno, il fatturato gloabale è cresciuto del 3,5%; anche in questo caso le previsioni – ferme a un +1,5% – sono state superate. Nei soli Stati Uniti il rialzo è stato dell’1,3% contro un consenso per un +1,2%. Sul piano internazionale c’è stato un +3,3%, riflesso del buon andamento del Regno Unito e dei risultati positivi in Australia, Canada e Germania.
“I risultati del terzo trimestre, inclusi il quinto trimestre consecutivo di vendite positive e il miglioramento della redditività dei ristoranti, sono il testamento del progresso che stiamo facendo per soddisfare le esigenze delle dinamiche odierne della clientela”, ha dichiarato in una nota Steve Easterbrook, amministratore delegato e presidente del gruppo. Secondo il manager “i clienti oggi sono informati e richiedono una scelta e una varietà maggiore quando mangiano fuori casa. Ecco perché stiamo evolvendo l’esperienza in McDonald’s al fine di fornire una maggiore qualità e cibo e bevande per tutte le tasche”.
La Repubblica