Per oggi e’ stato indetto uno sciopero dei trasporti pubblici da alcune organizzazioni sindacali “di base” (Usb, Unicobas, SI Cobas, ADL e CUB Trasporti Lazio). I motivi vengono cosi’ individuati con “la lotta alla precarietà e alle privatizzazioni, la difesa dello stato sociale, nuova occupazione per i giovani e per chi il lavoro lo ha perso, pensioni e salari dignitosi, sanita’ e scuola pubbliche e efficienti, trasporti sicuri e funzionali. Infine anche il NO allo stravolgimento della Costituzione”.
Insomma, uno sciopero contro l’Universo Mondo del quale, ovviamente, non fanno parte gli utenti che saranno i soli danneggiati. E’ appena il caso di ricordare che un servizio pubblico e’ tale perche’ offre un servizio al pubblico, cioe’ all’utente, e non perche’ esercitato da una azienda pubblica. Rileviamo che e’ indicata la “difesa dello stato sociale”, il che vuol dire che esiste uno stato assistenziale (welfare), esistenza negata in qualche spettacolo di intrattenimento televisivo, detti talk show (l’informazione non e’ una qualità dei talk show). Infine, notiamo il riferimento al referendum sulla riforma della Costituzione. Che c’azzecca con lo sciopero dei mezzi pubblici? Niente. Viene voglia di votare SI.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc