Il premier: “Basta con le polemiche ad personam, entriamo nel merito”
“La lotta all’evasione ha raggiunto nel 2015 il record di tutti i tempi con quasi 15 miliardi recuperati: ma lo facciamo senza il modello punitivo del passato che puntava su un sistema vessatorio. Per noi il cittadino va coinvolto prima non stangato subito. Dopo i Gufi, insomma, facciamo i conti anche con i Vampiri“. Intanto la manovra al vaglio dell’Ue dopo il varo di sabato scorso. “L’Ue dia una mano” ha detto Matteo Renzi. “Prevedo – dice il ministro allo sviluppo Carlo Calenda – la Commissione europea la farà passare, si divertirà a giocare con numeri e singole misure, perché questo fa, ma credo che passerà”.
Intanto torna sulla manovra anche il premier Matteo Renzi. “A me piacerebbe che invece che continuare con le polemiche ad personam si entrasse nel merito” della manovra perchè “questi sono soldi degli italiani”. Così il premier Matteo Renzi a Radio 105. “Mi piacerebbe – ha aggiunto Renzi – trovare qualcuno dell’opposizione che dica ‘io sono contro Renzi ma sull’abolizione di Equitalia sono con lui. Mi si dica sì o no alle singole misure”.
“Il deficit – ha detto ancora Renzi – è al livello più basso degli ultimi dieci anni, il debito è stabilizzato”. “Mi sembra una buona notizia – ha detto ancora il premier – l’aumento di due miliardi dei fondi per la sanità. Che scritta così sembra una cosa burocratica. Ma vuol dire più soldi per i farmaci oncologici innovativi, cioè più anni di vita per i malati di alcuni tumori. Più soldi per epatite C o per i vaccini. E anche più medici e infermieri giovani. Ma grazie al lavoro di Consip stiamo abbattendo le spese, riducendole ai costi standard e dunque aumentano gli spazi per i servizi”.
Il premier è tornato anche sulle pensioni. “Una parte dei nostri connazionali è stata delusa dalla legge Fornero – ha detto – perché gli ha impedito di andare in pensione ma è anche vero che una parte non ne vuol sapere. Noi diamo solo la possibilità, senza impattare troppo sui conti, di uscire e magari fare il nonno o la nonna. Noi buttiamo fuori nessuno, chi vuole uscire prima può farlo, mentre diamo più soldi, come giusto, a chi ha pensioni da fame”. “Purtroppo non siamo riusciti a fare gli 80 euro perché risorse per tutti non c’erano. Però si parla di un aumento per chi ha una pensione bassa, sotto i mille euro, che va dai 30 ai 50 euro mensili, un piccolo passettino in avanti”, sottolinea il presidente del Consiglio.
Ansa