Non credo nei sondaggi e diffido degli osanna sempre più diffusi verso Hillary (se votassero i giornalisti e gli opinionisti, la signora Clinton vincerebbe in carrozza). Perciò ho rivolto la fatidica domanda a un mio amico, di cui vi ho già parlato in questa rubrica. Mauro della Porta Raffo: “Alla fine, a novembre, chi vincerà: Clinton o Trump ? ” . Ecco la risposta: “Impossibile ora prevedere. È un miracolo, visto che Trump nel giugno 2015. quando scese in campo , era stato deriso da tutti. 11 trend gli è favorevole: se fa andare a votare molti tra quanti normalmente disertano, vince”. Mauro ha scritto finora la bellezza di 1600 pagine sulle elezioni americane e conta di arrivare a 2000 entro l’insediamento, il 20 gennaio 2017. I suoi pezzi escono alcuni su “La Verità“, moltissimi quotidianamente sul portale della Fondazione Italia Usa – lui è nel comitato scientifico – e leggibili su www. italiausa.org. cliccando elezioni 2016. Per quanto mi riguarda, sintetizzerei cosi: Hillary rappresenta ciò che è vecchio, l’elite del potere, è abituata a bugie, manovre. traffici, strategie di alto livello e sempre finalizzate a sostenere gli interessi dei quartieri alti. Trump è sotto tiro: razzista. maschilista, guerrafondaio secondo i suoi nemici, snob e col naso all’insti. Nel confronto se ne sono detti di tutti i colori. E certo preferirei un altro candidato, immacolato. Trump però rispetto a Hillary sarebbe una novità: non mi fa paura.
di Cesare Lanza, Di Tutto