“L’Italia è un mercato interessante con un alto potenziale e l’investimento da un miliardo di dollari è stato un gesto da parte dell’amministratore delegato per aiutare il turismo a crescere nel Paese”.
Così John Alborante, sales and marketing manager Italia di Ryanair, torna a parlare dell’annuncio fatto questa estate, che porterà la compagnia aerea irlandese ad un importante sforzo economico, sul quale al momento, oltre alla cifra, si sa solo che aggiungerà 44 nuove tratte su tutto il territorio nazionale, 21 delle quali concentrate tra Roma e Milano. Maggiori novità sulla natura dell’investimento arriveranno a fine mese, in una giornata ancora da definire, quando “per la presentazione della stagione estiva 2017 – spiega Alborante – all’aeroporto di Orio al Serio arriverà lo stesso Micheal O’Leary“.
La scelta dell’Italia
Ma perché è stata scelta proprio l’Italia per investire, dirottando, tra l’altro, risorse destinate in un primo momento ad altri Paesi? È innegabile che l’operazione sia stata un’apertura verso il Governo italiano, dopo l’annuncio dell’esecutivo Renzi di aver rinunciato all’aumento delle addizionali di imbarco, ipotesi che in un primo momento aveva portato Ryanair a paventare il possibile abbandono di alcuni scali.
Ma, dice Alborante, “abbiamo fatto la stessa cosa in Irlanda dove abbiamo promesso al governo un milione di passeggeri in tre anni, raggiungendo poi questo obiettivo”.
I vettori e le politiche fiscali
Sul potere di una grande compagnia aerea di incidere persino sulla politica fiscale di un Paese, Alborante frena: “No, non credo che si tratti di influenzare la linea su alcune decisioni, ma sicuramente si può aprire un dialogo su questi temi e trovare soluzioni condivise da entrambe le parti”.
TTg Italia