La commissaria alla Concorrenza Vestager: «Hutchison e VimpelCom hanno proposto misure correttive considerevoli, che consentono a un nuovo operatore di rete mobile, Iliad, di accedere al mercato italiano»
Via libera dell’Antitrust Ue alla fusione tra Wind e H3G, subordinata all’ingresso di Iliad sul mercato italiano della telefonia mobile. «Possiamo approvare l’accordo perché Hutchison e VimpelCom hanno proposto misure correttive considerevoli, che consentono a un nuovo operatore di rete mobile, Iliad, di accedere al mercato italiano», ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager.
L’indagine
La decisione della Commissione Ue è il risultato di un’indagine approfondita sull’operazione che prevede la fusione di Wind (controllata di VimpelCom) e di H3G (controllata di Hutchison), rispettivamente terzo e quarto operatore sul mercato italiano al dettaglio dei servizi di telefonia mobile. Le misure correttive strutturali effettive proposte da Hutchison e da VimpelCom «sciolgono tutte le riserve sollevate dalla Commissione sotto il profilo della concorrenza» in quanto «consentiranno l’ingresso sul mercato italiano di un nuovo operatore di rete mobile, la società di telecomunicazioni francese Iliad». In questo modo «le parti possono crescere sfruttando i vantaggi della fusione delle rispettive attività, mentre gli utenti italiani di telefonia mobile continueranno a beneficiare di una concorrenza effettiva».
Le misure
In dettaglio, le misure correttive per rispondere alle preoccupazioni di Bruxelles sono: la cessione al nuovo operatore di una determinata quantità dello spettro radio mobile della joint venture proveniente da diverse bande di frequenza (900 MHz, 1 800 MHz, 2 100 MHz e 2 600 MHz). Poi, il trasferimento/co-locazione (ossia condivisione) di varie migliaia di siti per l’installazione di stazioni base mobili dalla joint venture al nuovo operatore. Infine, un accordo transitorio (per l’accesso a 2G, 3G e 4G, e a nuove tecnologie) che permette al nuovo operatore di usare la rete della joint venture per offrire ai clienti servizi mobili a livello nazionale fino a quando non abbia costituito la propria rete. Di fatto, il trasferimento dei blocchi di frequenze e dei siti di stazioni base mobili permetterà al nuovo operatore di sviluppare e lanciare la propria rete in Italia e di proporsi come quarto operatore di telefonia mobile, fornendo servizi al dettaglio ai consumatori e servizi di accesso all’ingrosso agli operatori virtuali di rete. «La decisione di oggi fa sì che in Italia il settore rimanga competitivo, in modo che i consumatori possano continuare a godere di servizi mobili innovativi a prezzi equi e su reti di qualità», ha detto Vestager, sottolineando che «questo caso dimostra che in Europa le società di telecomunicazioni possono crescere non solo consolidandosi all’interno dello stesso paese, fatta salva la concorrenza effettiva, ma anche espandendosi oltrefrontiera, come Iliad in questo caso».
Corriere della Sera