Arriva il manuale anticorruzione in sanità. “Nella sanità italiana, che vale circa 110 miliardi di euro all’anno, sopravvivono tutti i germi possibili per facilitare la corruzione: molto denaro pubblico, molti appalti, molte voci di spesa ed una enorme presenza della politica”.
è un passaggio di un’analisi approfondita sulla corruzione in sanità contenuta nel libro, edito dal Gruppo 24 Ore, “La prevenzione dei reati nelle strutture sanitarie pubbliche e private” a cura di Ivano Maccani, Giuseppe Melis e Andrea F. Tripodi. “Fonte di sprechi e disservizi – scrivono gli autori in quello che è un vero e proprio manuale per non sconfinare nell’illegalità nel settore sanitario -, la corruzione in sanità brucia purtroppo risorse preziose anche nel nostro Paese, soprattutto in tempi di crisi economica”. Il comparto sanitario, infatti, “frequentemente oggetto dell’attività delle sezioni giurisdizionali e degli uffici di procura della Corte dei Conti, conferma infatti la sua tendenza ad essere un ambiente particolarmente esposto a situazioni illecite di varia natura. è infatti quasi fisiologico che il fenomeno corruttivo si annidi dove circola più denaro”.
Non solo corruzione in sanità ma anche infiltrazioni delle mafie: “consistenti investimenti pubblici – si spiega nel libro – attirano inevitabilmente non solo logiche affaristiche ma anche gli interessi della criminalità organizzata. La sanità è infatti oggetto di crescente attenzione da parte delle mafie principalmente nella contrattualistica, nella gestione dei rifiuti e degli accreditamenti. Lo testimonia, tra l’altro, il commissariamento per infiltrazioni della criminalità organizzata di alcune aziende sanitarie. Davanti a questi sprechi e abusi e a questi numeri – è la considerazione degli autori -, trasparenza, fiducia, legalità, integrità rappresentano elementi essenziali nella costruzione di un sistema di tutela della salute e nella promozione del benessere in un settore, quello sanitario, che da solo vale parecchi punti percentuali del PIL“.
Nel libro di Maccani si trovano tuttavia anche motivi di fiducia: “Non può essere sottaciuto che il nostro Servizio Sanitario Nazionale è stato classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ai primi posti nel mondo per capacità e qualità dell’assistenza in rapporto alle risorse investite”. Gli autori forniscono anche una “ricetta” efficace di contrasto ai fenomeni corruttivi che deve prevedere “un mix di tre ingredienti: prevenzione, repressione e componente culturale. Di fronte ad un virus diffuso e geneticamente modificato, che sviluppa continuamente nuove difese ed adotta tecniche di aggressione sempre più insidiose, non ci si può occupare di singoli casi, talvolta eclatanti (Expo, Mose, Mafia Capitale), ma è imprescindibile un intervento di sistema”. Passate in rassegna tutte le misure di prevenzione e contrasto esistenti, il volume si propone, quindi, di dare al lettore un valido strumento di supporto ai fini della corretta gestione delle aree di attività riferibili al mondo sanitario, “in un’ottica di prevenzione dei connessi rischi da reato”.