Micaela Osella
L’ America è qui in Europa, per il mondo delle spedizioni. Da Memphis, il corriere espresso più grande al mondo, Fedex, ha rilevato il rivale olandese Tnt. Il 25 maggio Commissione europea e autorità Usa hanno detto sì all’operazione. E adesso si scrive il primo capitolo della nuova liason. Mentre la macchina organizzativa gira a pieno ritmo, un punto fermo è messo: la dote del business si snoderà lungo le strade d’Europa. «È un matrimonio che sta entrando nel vivo: ci vorrà tempo, sudore, organizzazione, almeno un anno per combinare al meglio le attività di entrambe le aziende, ma le premesse per fare bene ci sono tutte, perché quando due società sono così complementari suggellano, mettendo in comune le forze, l’unica strada percorribile per fare business: essere globali», spiega David Binks, presidente di FedEx Europe, nonché Ceo della neo capitolata Tnt. Anche se il futuro è da scrivere, i dettagli del colosso che sarà, il manager ce l’ha in mente. «Fedex è competitiva quando si tratta di trasporti complessi, e non conosce frontiere. Tnt ha un taglio operativo diverso: è un’azienda che ha sviluppato la sua attività su spedizioni a corto raggio in Europa». La diversità è il fattore chiave dell’unione. «Per tener conto di questa discrasia stiamo operando con i due brand: sarebbe un peccato non tener conto del valore di Tnt. Poi tutto verrà da sé». Il percorso del nuovo nato è segnato, e si chiama Europa. «Come si poteva non fare niente davanti all’e-commerce che cresce del 15% annuo? Abbiamo investito 4,5 miliardi per questa acquisizione perché le opportunità di espansione sono enormi». Due numeri danno un senso compiuto alle sue parole: il corriere Usa si è ritagliato fino ad oggi sul mercato del Vecchio Continente una quota di appena il 2%, il gruppo olandese arriva al 15%. Sulla scacchiera di FedEx, l’Italia si sta ritagliando un ruolo clou. «A Malpensa, entro ottobre triplicheremo l’attuale base con oltre 35.000 metri quadrati totali: sarà il terzo snodo d’Europa, dopo Parigi e Colonia, al servizio del traffico merci da e per l’Italia». Dalla Lombardia decolleranno i cargo di sera per le consegne in America al mattino. «È l’ultimo tassello di unatela che abbiamo iniziato a tessere da anni, passata per due acquisizioni, in Francia e Polonia».