A questo punto i legami tra Cesare Geronzi e il gruppo Generali sono davvero tutti recisi. Sì, perché anche una volta conclusa la presidenza del Leone di Trieste (durata poco meno di un anno) il divorzio non era stato così drastico. Al banchiere infatti era andato quantomeno uno strapuntino, se non proprio una poltrona: la presidenza della Fondazione Generali. Incarico non retribuito, cui tuttavia Geronzi teneva molto (e secondo lo Statuto era rieleggibile). Il rinnovo del consiglio di amministrazione, avvenuto in maggio, ha visto invece la staffetta tra il banchiere capitolino e Gabriele Galateri: una scelta che tra l’altro ha ristabilito la consuetudine di un presidente della Fondazione strettamente correlato al gruppo triestino. Nella compagine della Fondazione resta tuttavia un nome del “passato”: Antonio Fazio, presidente onorario del Comitato scientifico.
Vittoria Pulledda, Economia & Finanza