Dopo un estenuante tour de force, ok sindacale alle proposte raggiunte con la mediazione del ministero dello Sviluppo. A breve la firma definitiva da parte delle due compagnie e il piano di sviluppo: Delrio dà il via libera al cargo e alla rotta Doha-Milano-Chicago. In arrivo nuovi aerei in flotta
“Una trattativa lunga e difficile, ma consente ora di gettare le basi per un rilancio industriale di Meridiana”, sono le prime parole del viceministro Teresa Bellanova. Gli esuberi sono sotto le 400 unità e importante è l’impegno contenuto nell’accordo in base al quale l’azienda è vincolata per 36 mesi ad attingere nel bacino dei lavoratori in mobilità per eventuali assunzioni”. L’accordo quadro firmato oggi “è il passo necessario e indispensabile per poter avere una partnership. E ora il partner ha tutti gli elementi per fare la sua parte” ha invece spiegato il ministro Delrio. Il governo – ha assicurato – accompagnerà la compagnia fino all’accordo definitivo. Confidiamo di restituire al Paese una nuova compagnia efficiente”.
La trattativa finale era iniziata ieri poco prima dell’ora di pranzo di una domenica romana di particolare afa e doveva concludersi entro sera pena la chiusura definitiva della compagnia del Golfo che avrebbe potuto lasciare il tavolo e voltare spalle al vettore sardo. Infatti, nel caso di una improvvisa retromarcia del vettore sarebbero state avviate le procedure di licenziamento per 955 dipendenti (880 in Meridiana Fly e 75 in Meridiana Maintenance), ai quali si devono sottrarre i circa 250 lavoratori che avevano già accettato la mobilità volontaria.
Le trattative sono iniziate quasi 5 mesi fa: il 4 febbraio scorso era stato sottoscritto il Memorandum of Understanding per una partnership con la costituzione di una nuova holding in cui Qatar entrerebbe con il 49%. Dopo che le trattative avevano rischiato un improvviso stop la scorsa settimana con l’irrigidimento degli arabi intenzionati a lasciare il tavolo per l’atteggiamento di chiusura dei sindacati, è interventuto con decisione il governo con il ministero dello Sviluppo che ha convinto gli arabi a tornare al tavolo prolungando i tempi della trattativa che scadeva oggi. Venerdì scorso, i sindacati avevano bocciato senza mezzi termini la proposta aziendale definendola “molto peggiorativa di quella che l’impresa aveva formulato in questi mesi”. Ma nel corso del fine settimana il tavolo ministeriale ha ricucito ogni strappo fino alla stretta di mano di questo pomeriggio.
La trattativa finale era iniziata ieri poco prima dell’ora di pranzo di una domenica romana di particolare afa e doveva concludersi entro sera pena la chiusura definitiva della compagnia del Golfo che avrebbe potuto lasciare il tavolo e voltare spalle al vettore sardo. Infatti, nel caso di una improvvisa retromarcia del vettore sarebbero state avviate le procedure di licenziamento per 955 dipendenti (880 in Meridiana Fly e 75 in Meridiana Maintenance), ai quali si devono sottrarre i circa 250 lavoratori che avevano già accettato la mobilità volontaria.
Le trattative sono iniziate quasi 5 mesi fa: il 4 febbraio scorso era stato sottoscritto il Memorandum of Understanding per una partnership con la costituzione di una nuova holding in cui Qatar entrerebbe con il 49%. Dopo che le trattative avevano rischiato un improvviso stop la scorsa settimana con l’irrigidimento degli arabi intenzionati a lasciare il tavolo per l’atteggiamento di chiusura dei sindacati, è interventuto con decisione il governo con il ministero dello Sviluppo che ha convinto gli arabi a tornare al tavolo prolungando i tempi della trattativa che scadeva oggi. Venerdì scorso, i sindacati avevano bocciato senza mezzi termini la proposta aziendale definendola “molto peggiorativa di quella che l’impresa aveva formulato in questi mesi”. Ma nel corso del fine settimana il tavolo ministeriale ha ricucito ogni strappo fino alla stretta di mano di questo pomeriggio.
Repubblica