Il motore di ricerca indicava il locale come “definitivamente chiuso”
di ANNA LAURA DE ROSA
Brandi contro Google, causa per un milione di euro. La storica pizzeria citerà in giudizio il motore di ricerca perché indicata come “definitivamente chiusa” su internet. Ad aprile scorso il titolare della pizzeria è stato contattato da alcuni albergatori e clienti che gli hanno chiesto quale fosse la causa della improvvisa chiusura, e si è così accorto dell’indicazione sbagliata presente su Google.
Stando a noiconsumatori, l’associazione dell’avvocato Angelo Pisani che rappresenterà Brandi in tribunale “per i danni d’immagine e patrimoniali milionari. La falsa notizia è circolata sul web almeno dal 25 aprile fino al 5 maggio quando, dopo i numerosi reclami dei gestori, l’errata informazione è stata finalmente cancellata ma ora resta da informare al pubblico”.
Brandi ha una sede anche a Dubay e sta per sbarcare negli Stati Uniti. “I signori di Mountain view – dichiara Pisani – dovranno spiegare come sia stato possibile un errore del enere e provvedere al risarcimento fino a ripristinare e sanare i danni all’immagine causati al marchio Brandi”.
Il legale chiede inoltre al legislatore di pensare ad una nuova normativa a tutela delle persone che per errore o altro nel veloce mondo di internet possono essere spazzati via e distrutti senza un’idonea difesa e cautela. “E’ evidente – conclude Pisani – che milioni di utenti
ogni giorno da tutte le parti del mondo si collegano al web, i danni per le parti offese o pregiudicate diventano incalcolabili. In questo caso può essere considerata simbolica una somma da un milione di euro, ed è quanto chiederemo a Google in nome e per conto di uno storico marchio di Napoli qual è l’antica Pizzeria Brandi improvvisamente dato per “morto” e addirittura definitivamente con gravissimi danni anche a vantaggio della concorrenza”.
Repubblica