Dalla fusione con Seat Pagine Gialle prende vita un’azienda con 450 milioni di euro di fatturato. La settimana prossima la quotazione in Borsa
La nuova Italiaonline nasce oggi dalla fusione con Seat Pagine Gialle. Un processo iniziato a maggio 2015 e che porta sotto un unico ombrello una varietà di marchi storici: Libero, Virgilio, SuperEva (già di proprietà di Italiaonline), Pagine Gialle, Pagine Bianche e Pagine Gialle, Pagine Bianche(proprietà di Seat). La quotazione in borsa, come annunciato durante la presentazione a Piazza Affari, dovrebbe avvenire entro la settimana prossima. La fusione è stata anche l’occasione per dare vita a un profondo processo di rebranding, per il quale è stato assoldato il designer newyorchese Amir Fayo (che vanta collaborazioni con Nike, Gucci, British Airways), che ha dato vita ai nuovi loghi delle società del gruppo e soprattutto al “punto digitale” che caratterizza il marchio di Italiaonline (e che ricorda un po’ il logo di Google Chrome), assieme a 8 icone progettate per trasmettere i valori che caratterizzano la società. In seguito alla fusione,Italiaonline diventa la più grande internet company italiana: nel 2015, il fatturato combinato ha raggiunto i 450 milioni di euro, grazie ai numeri di Italiaonline (16,8 milioni di utenti unici mensili, 10,2 milioni di account mail attivi, 2,3 miliardi di pagine viste ogni mese) e quelli di Seat Pagine Gialle (oltre 280mila siti web aziendali all’attivo e oltre 10 milioni di download delle app di Pagine Gialle, Pagine Bianche e TuttoCittà). Un ruolo importante, però, lo mantengono anche i vecchi elenchi cartacei, come spiega l’amministratore delegato Antonio Converti: «Il 30% del fatturato di Seat deriva dagli elenchi telefonici di carta, che sono ancora importanti soprattutto nei piccoli centri e presso la popolazione più anziana». Se Italiaonline si occupava di servizi per i consumatori, la fusione con Seat porta l’attenzione della nuova società – controllata al 58% da Libero Acquisition, che fa capo al finanziere egiziano Naguib Sawiris – anche sui servizi alle imprese. Italiaonline punterà sulla gestione della presenza su internet delle imprese, sul web marketing e sulla sua forza in qualità di principale agenzia di digital advertising in Italia, che conta partnership con attori cruciali come Google e Facebook.
«Oggi serviamo 500 grandi clienti e 234mila imprese locali», prosegue Antonio Converti. «Vale a dire poco più del 6% delle 3,7 milioni di pmi italiane. C’è molto spazio per crescere ancora, sfruttando i mille agenti dislocati nelle oltre 70 agenzie sul territorio».
Mentre il mercato pubblicitario si fa ancora più importante: «È un mercato che nel 2015 è tornato a crescere dopo anni di magra, e il ruolo di internet è decisivo: non solo conta ormai per oltre l’8% del totale, ma è l’unico a registrare una rapida crescita», conclude Converti.