I ricavi di Digitalia, la concessionaria di Publitalia che si occupa solo dei canali pay di Mediaset, balzano del 7,3% nel 2015, a quota 105 milioni di euro, sulla scia del boom di raccolta pubblicitaria di Premium calcio e sport, a quota 53,1 milioni di euro (+15,4%). I canali intrattenimento, invece, rimangono complessivamente stabili a 49,6 milioni di euro (-0,4%): Stories si ferma a 6,2 mln (-10%), Crime a 6,1 mln (-12,8%), Cinema a 5,5 mln (-3,6%) e Joi a 5,7 (-15%). Soddisfatti gli amministratori di Digitalia, che nella relazione sulla gestione valorizzano la crescita 2015 della società a fronte «di una pay tv di Sky che chiude a -8%». La concessionaria è stata scelta da 463 clienti, di cui 152 nuovi che hanno assicurato pianificazioni per 9,3 milioni di euro. Nel dettaglio, la cessione di spazi pubblicitari è stata, come detto, pari a un importo lordo di circa 105 milioni, cui, però, togliere 15,5 milioni di euro di sconti di agenzia riconosciuti ai centri media. Sul risultato finale di Digitalia, tuttavia, pesano i costi più alti di concessione all’editore (Mediaset-Rti) nel 2015, rispetto al 2014, collegati alla esclusiva della Champions league di calcio. Le competenze verso l’editore, infatti, sono salite da 63,7 a 77 milioni di euro, comportando, quindi, per Digitalia un abbattimento del risultato operativo (122 mila euro nel 2015 contro i 6,2 milioni di euro del 2014) e dell’utile (35 mila euro rispetto ai 4,4 milioni del 2014). Nella società guidata dall’a.d. Stefano Sala (con incrementi sensibili di ricavi nei primi mesi del 2016) lavorano tre dirigenti, undici quadri e cinque impiegati.
Italia Oggi