Ryanair ha chiuso l’anno fiscale al marzo 2016 con un utile netto di 1,24 miliardi di euro, in crescita del 43% rispetto all’esercizio precedente. In attesa di dati piu’ significativi sulle prenotazioni estive, il vettore low cost irlandese si mantiene pero’ cauto sull’anno fiscale 2016/2017, per il quale prevede un incremento dei profitti minore, pari al 13%. Sul trimestre iniziato ad aprile spiega l’azienda, pesano gia’ le numerose cancellazioni dovute a scioperi. Il numero uno di Ryanair, Michael O’Leary, ha inoltre approfittato della trimestrale per schierarsi contro la ‘Brexit‘ che “danneggerebbe la crescita economica e la fiducia dei consumatori nel Regno Unito per i prossimi due o tre anni”.
“Come maggiore compagnia aerea britannica, Ryanair e’ fortemente convinta che l’economia del Regno Unito e le sue prospettive di crescita future siano piu’ forti se rimarra’ un membro dell’Unione Europea”, si legge ancora nella nota, “una delle maggiori storie di successo europee e’ stata la deregolamentazione del settore aereo a fine anni ’80, che ha consentito a Ryanair di smantellare il cartello delle tariffe alte delle compagnie di bandiera europee e ci ha permesso di cambiare il traffico aereo, il turismo, la crescita economica e l’occupazione in tutta Europa”.