I tre sindacati del settore chimico hanno ribadito all’AD di Eni Claudio Descalzi la loro netta contrarietà alla possibilità che la major petrolifera venda il 70% di Versalis al fondo Usa Sk Capital. Dal canto suo il numero uno di Eni ha confermato che entro fine maggio-inizi di giugno scioglierà la riserva sull’eventualità o meno di proseguire nel negoziato con il fondo. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri fra Descalzi e i tre segretari dei sindacati di Filctem–Cgil, Femca-Cisl e Uiltec, svoltosi nel tardo pomeriggio a Roma. “L’AD di Eni ci ha comunicato che scioglierà la riserva sul fondo Sk capital a fine maggio, inizio di giugno. Noi abbiamo ribadito il nostro no a cedere Versalis a loro e di interrompere la trattiva”, ha detto a Reuters il segretario generale di Filctem-Cgil, Emilio Miceli. I sindacati hanno chiesto al numero uno di Eni di cercare alternative; una di queste sarebbe la Cdp. Proprio giovedì scorso Descalzi, durante l’assemblea degli azionisti, ha detto che una soluzione per la chimica è vicina, ma prima di chiudere con il fondo Usa vuole essere sicuro che ci siano tutte le garanzie sugli investimenti, altrimenti non si andrà avanti. Venerdì scorso si è invece svolto uno nuovo sciopero dei dipendenti Eni, il quarto in pochi mesi, per ribadire la contrarietà a questa operazione. I sindacati temono che il fondo Usa non sia in grado di garantire gli importanti investimenti da realizzare nella chimica nei prossimi anni.