In occasione della Giornata europea contro l’obesità, il Centro Diagnostico Italiano presenta esami e terapie per chi ha qualche chilo “di troppo”: oltre all’impegno per la promozione di stili di vita corretti, è stata attivata una nuova risonanza magnetica “aperta” e check up cardiovascolari “su misura” per chi ha il diabete o il colesterolo alto.
Il 31,6% degli italiani è sovrappeso e il 10,4% obeso mentre, passando a livello locale, a Milano la percentuale è del 27,2% in sovrappeso e il 7,2% obeso*: per fare fronte alle loro specifiche esigenze il Centro Diagnostico Italiano di Milano ha sviluppato alcuni servizi dedicati, che presenta in occasione della Giornata europea contro l’obesità, in calendario il 21 maggio. Il CDI, impegnato per la diffusione di corretti stili di vita e prevenzione, affianca al counseling nutrizionale percorsi di diagnostica personalizzati per chi soffre di valori alterati dei lipidi nel sangue (come ad esempio il colesterolo alto) o diabete, patologia che è causata dal sovrappeso nel 64% dei casi tra gli uomini e nel 77% tra le donne**. Inoltre, il Centro ha attivato la sua seconda apparecchiatura di risonanza magnetica “aperta” ad alto campo (RM), un’apparecchiatura diagnostica avanzata che, essendo priva del cilindro chiuso che caratterizza la conformazione tradizionale di questo strumento, non “rinchiude” il paziente e consente anche agli obesi di effettuare questo tipo di esame.
Alcuni consigli anti–obesità
Una sana alimentazione e uno stile di vita corretto rappresentano la prima risorsa per prevenire sovrappeso e obesità. In particolare, gli esperti del CDI raccomandano di svolgere un’attività fisica regolare e compatibile con le proprie caratteristiche e capacità e di distribuire lungo tutto l’arco della giornata l’assunzione di cibo, con pasti frugali e frequenti (4-5 al giorno). Inoltre, a tavola è importante fare attenzione ai condimenti, limitare olio e burro, insaporire i cibi con erbe e aromi e ricordarsi sempre di masticare con calma. Si raccomanda, poi, di non eliminare i cibi considerati “ingrassanti” (paste, pane, ecc.) ma ridurne le porzioni e i condimenti; di mangiare molta verdura (3 porzioni quotidiane) e frutta senza esagerare (non più di 3/4 frutti al giorno); di ridurre l’alcool perché ostacola l’eliminazione dei grassi e, anche, di mangiare pesce di mare almeno una o due volte a settimana.Infine, l’ultima raccomandazione è quella di porsi obiettivi raggiungibili, puntando a un dimagrimento graduale, che va mantenuto evitando le oscillazioni di peso.
La risonanza magnetica “aperta”
Il nuovo strumento del CDI è in grado di effettuare quasi tutti gli esami diagnostici che si eseguono oggi con le apparecchiature chiuse, poiché è dotato di una potenza pari a 1 Tesla. Al Centro Diagnostico i pazienti potranno effettuare, quindi, ogni tipo di esame RM, senza, tuttavia, doversi sdraiare all’interno del cilindro che caratterizza le risonanze magnetiche chiuse. Per questa ragione, questo strumento rappresenta una risorsa in più non solo per gli obesi ma anche per le persone che soffrono di claustrofobia, per le persone con difficoltà di movimento e per tutti coloro che vivono con disagio la permanenza negli spazi chiusi. Nel dettaglio, con questa apparecchiatura si potranno effettuare diversi esami diagnostici: da quelli riguardanti articolazioni e tessuti molli, ai neurologici su encefalo e colonna, a quelli sul body (addome, pelvi, mediastino, collo), ai vascolari body, neurologici e periferici. Inoltre, l’ampia struttura della risonanza magnetica aperta, al cui interno il paziente può muoversi liberamente, consente di eseguire indagini diagnostiche che non possono essere eseguite con le risonanze chiuse, come ad esempio esami dinamici sulle articolazioni nelle varie fasi del movimento. Infine la macchina aperta del Centro Diagnostico Italiano è in grado di condurre esami di risonanza magnetica cardiaca in condizioni di base e sotto stress farmacologico, in quanto configurata con le caratteristiche necessarie per questo genere di prestazioni: ne risulta che pazienti obesi, spesso affetti da patologie cardiache, dispongono di una potente arma diagnostica in più, per la loro condizione. Tutte queste prestazioni potranno essere eseguite anche in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.Con la nuova apparecchiatura, che si affianca a uno strumento gemello di cui il CDI dispone da alcuni anni, raddoppia la capacità del Centro di fornire questo tipo di prestazioni.
Diabetici e dislipidemici: due percorsi di prevenzione cardiovascolare “su misura”
Il Centro Diagnostico Italiano ha sviluppato screening per la prevenzione delle malattie cardiovascolari specifici per chi soffre di diabete o per i dislipidemici, cioè quei pazienti che hanno valori alterati dei lipidi nel sangue (come ad esempio il colesterolo alto). Questi due servizi, parte delle attività del Centro di Diagnostica Cardiovascolare Avanzata (CDCVA) del CDI, hanno la caratteristica di essere “su misura” per chi soffre di questi problemi e di prescrivere solo gli esami effettivamente necessari al paziente. In Italia sono oltre tre milioni le persone che soffrono di diabete: per loro il rischio di malattie cardiovascolari, come infarto o ictus, è da due a quattro volte più alto che nel resto della popolazione. Il percorso di screening a loro dedicato prevede una prima visita con il cardiologo, a cui seguono una serie di esami cardiologici di routine quali l’elettrocardiogramma (ECG), l’ecocardiogramma, l’ECG da sforzo, l’ecocolor doppler dei Tronchi SovrAortici (TSA). In caso di ECG da sforzo fuori norma, il paziente verrà subito indirizzato all’ecocardiogramma sotto stress e, nel caso, alla risonanza magnetica cardiaca. A questi esami, si aggiungono anche una batteria di test ematochimici, l’ecografia addominale e la visita oculistica con screening strumentale ad hoc. In base ai risultati ottenuti, il cardiologo prescriverà o meno approfondimenti che potranno riguardare non soltanto l’apparato cardiovascolare per avere una situazione più chiara della salute del paziente. Anche il percorso di screening dedicato ai soggetti dislipidemici parte da alcuni esami di primo livello i cui risultati saranno approfonditi da altri accertamenti, solo se ritenuto necessario dal medico tutor che segue il paziente in tutto l’iter diagnostico. Per esempio, se l’ecocolor doppler dei Tronchi SovrAortici (TSA) risulta alterato il paziente sarà sotto posto a una angio-Tac. A seguire, il tutor definirà l’eventuale terapia farmacologica da adottare.