Il business dello sviluppo e della gestione di multiplex per la trasmissione di canali televisivi è, per ora, piuttosto redditizio sulla Penisola. E infatti Persidera, società al 70% Telecom Italia e al 30% Gruppo Espresso, nata nell’estate del 2014, chiude il 2015 con ricavi vicini a 82 milioni di euro, un ebitda di 36,7 mln (ovvero quasi il 45% sui ricavi), ebit a 17,7 mln e utili attorno ai 10 milioni di euro (di cui 9,3 mln distribuiti in dividendi), stabili sul 2014. La società gestisce i tre multiplex ex Timb e i due ex Rete A, e lavora con molti gruppi televisivi, che si appoggiano ai cinque mux per trasmettere i loro contenuti. Il cliente più grosso di Persidera è il gruppo Discovery, che assorbe il 22% della capacità trasmissiva della società, attraverso i suoi sette canali tv in chiaro sul digitale terrestre (Real Time, Dmax, Giallo, K2, Frisbee, Focus e Nove). Il secondo è il gruppo Sky Italia (9%) con Cielo, Tv8 e Sky Tg24. C’è poi il network di Urbano Cairo, che con La7 e La7d vale il 7% di capacità trasmissiva di Persidera. Un cliente, Cairo, che però Persidera potrebbe perdere a breve, essendo in scadenza il contratto che dal 2013 lega La7 ai mux della ex Timb, ed essendo in partenza, dal 1° gennaio 2017, il nuovo mux che Cairo metterà a regime. Un altro cliente, a inizio 2016, se ne è già andato: Gazzetta Tv (valeva il 3% di capacità trasmissiva) ha infatti chiuso i battenti a gennaio. Tra i più importanti broadcaster ci sono poi il gruppo Espresso, che sui mux di Persidera trasmette Onda Italiana, Radiocapitaltivù ed m2otv, e poi De Agostini con Super! e Viacom con Paramount channel e Mtv music. Il restante 47% della capacità trasmissiva di Persidera, società guidata dall’a.d. Paolo Ballerani, è invece affidato ad altri canali minori (da Hse24 a Lt Multimedia, da Radio Italia tv a Rtl 102,5). Per un complesso dei mux occupato all’88%, e che raggiunge il 95,8% della popolazione italiana. Il personale della società è di 64 unità, con salari e stipendi in calo del 13,8% sul 2014 e scesi a quota 2,9 milioni di euro.
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi