SK Capital, di fatto, gode “di scarsa credibilita’”. Ad affermarlo, a margine della manifestazione dei lavoratori Eni, è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in merito ad un possibile incontro con il Governo sul tema delle pensioni di flessibilità.
Ragusa – “Abbiamo appreso che il 17 giugno l’Eni ha richiesto al Comune di Ragusa di utilizzare il Castello di Donnafugata per una cena sociale di rappresentanza e pensiamo che alla stessa possano partecipare i dirigenti regionali e nazionali dell’azienda”. Quando a Sk Capital, il fondo americano con cui Eni sta trattando, l’amministratore delegato ha voluto specificare che “sulla chimica ha 9mila persone, non 18” per poi aggiungere “ma se non ci sono le condizioni non si va avanti”.
“Eppure, ieri i lavoratori dell’ENI (posseduta dal Governo al 100%) della quale Versalis è parte, hanno scioperato otto ore a Roma ‘per dire no a quello che Eni e Governo hanno deciso’, come ha urlato il segretario generale della Femca-Cisl, Angelo Colombini, dal palco di piazza del Pantheon”. “Abbiamo la necessità di far comprendere al Governo e al neo ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda – aggiungono Cgil, Cisl e Uil – quanto sia più che mai necessario che ci sia una garanzia, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, per un mantenimento degli asset produttivi ed occupazionali nel settore”. “Le scelte industriali di Eni sono fondamentali per il nostro paese. Tra l’altro le segreterie nazionali hanno già indirizzato una missiva al presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo un incontro per poter esporre al meglio le nostre ragioni”.
C’era anche una nutrita presenza sindacale da Ferrara alla manifestazione tenutasi a Roma per rimarcare – ancora una volta – la netta opposizione alla vendita di Versalis da parte di Eni al criticatissimo fondo di investimenti Sk Capital.
Savino Padus, Rosa Rossa